mercoledì 28 luglio 2010
DIECI PAESI LATINOAMERICANI CONTRO LE LEGGI RAZZIALI DELL’ARIZONA
Nove nazioni latinoamericane si sono aggiunte al Messico e costituite davanti alla giustizia federale statunitense insieme a centinaia di ONG contro la SB1070, le leggi razziali che entreranno in vigore il prossimo 28 luglio nello stato dell’Arizona e che prevedono il tracciamento di profili razziali e l’arresto arbitrario fino a sei mesi dei migranti prima dell’espulsione e che lo stesso presidente Barack Obama ha definito “una legge irresponsabile che contraddice i principi basilari della giustizia statunitense”.
Ad Argentina, Bolivia, Ecuador, El Salvador, Nicaragua e Paraguay che si erano appellati nei giorni scorsi dopo che il Messico aveva fatto da apripista il primo luglio, ieri si sono aggiunti Colombia, Guatemala e Perù. E’ notevole che la costituzione davanti alla giustizia federale accomuni governi integrazionisti, come quelli di Ecuador, Bolivia e Argentina a governi ortodossamente filostatunitensi come Messico, Colombia e Perù, tutti accomunati dalla flagrante violazione dei diritti civili dei migranti.
Le leggi razziali dell’Arizona, oltre all’incapacità del governo Obama di migliorare la condizione dei migranti, stanno avendo un effetto nefasto sull’immagine degli Stati Uniti in Messico e nel resto del continente. In pochi mesi, da prima a dopo la promulgazione della legge, i messicani che avevano un’idea favorevole degli Stati Uniti sono crollati dal 62 al 44% e quelli con un’immagine negativa sono cresciuti dal 27 al 48%.
Gennaro Carotenuto su http://www.gennarocarotenuto.it
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento