lunedì 23 febbraio 2009

BOLIVIA, LA TERRA TORNA AI GUARANI

Quarantamila ettari di terreno, dal latifondo boliviano direttamente a disposizione degli indios guaranì. La decisione del governo di Evo Morales ha colpito cinque famiglie del dipartimento di Santa Cruz, covo della rivolta anti-Morales e delle formazioni politiche dei latifondisti boliviani. Uno dei lotti sequestrati e riassegnati era gestito dalla statunitense Custon Larsen Metenbrink, che esercitava la proprietà su un appezzamento di terreno sottratto illegalmente alla 'Riserva privata del patrimonio naturalistico'.
È così che i quarantamila ettari di terreno passeranno dalle cinque famiglie latifondiste a 65 piccoli proprietari terrieri (uno a tredici).

La resistenza alla nuova destinazione delle terre è stata forte e violenta, durata mesi, con casi eclatanti come quello dell'Alto Papetì, dove ancora si registrano

casi di schiavitù

proprio fra le popolazioni guaranì.
Proprio il vice ministro delle Terre, Alejandro Almaraz ha dichiarato all'agenzia boliviana Abi che risulta oltremodo grottesco vedere come alcuni dei latifondisti abbiano parlato di ingiustizie e di scarsa tutela ricevuta nei tribunali, quando non si contano le testimonianze di violenze, frustate e flagellazioni sui contadini nelle piazze pubbliche dei paesini, proprio per mano loro.

La terra torna agli indios a poche settimane dalla approvazione della nuova Costituzione voluta fortemente da Evo Morales. Grazie all'approvazione della nuova Charta si è messo fine allo strapotere dei latifondisti: il voto ha infatti stabilito che la proprietà privata di terra non dovrà superare i 5mila ettari. In questo modo si eliminerà progressivamente il latifondo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Una buona notizia ogni tanto. Meno male.

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