giovedì 21 giugno 2012

G20: IL PIATTO PIANGE

Divisione tra USA ed Entità Europea, e tra questi e il BRICS - Emergenti esigono cambio statuto del FMI o non caciano un euro


Madame Lagarde aveva chiesto 600 miliardi di euro per una ricapitalizzazione emegenziale del FMI, gliene hanno promessi solo 456.Pochini, quando si pensa che per tamponare l'emoraggia spagnola ce ne sono voluti ben 10. Pochissimi, per chi ricorda che alla fine del 2011 hanno regalato ai banchieri europei un miliarduccio a fondo perduto. Senza risolvere nulla, solo per guadagnare un pò di tempo, ma non spazio di manovra. 200, ossia quasi la metà, proverrà dalle tasche dei cittadini europei. 60 miliardi lo sborseranno i giapponesi. Appena 75 dovrebbe arrivare dal BRICS *, di cui 43 la Cina e 10 a testa la Russia e l'India. Il Messico elargirà altri 10 miliardi. Non è dato sapere quanto sborseranno gli Stati Uniti? Tutte le accuse di Obama per attribuire la paternità del crack in corso unicamente all'Entità Europea, fa pensare che Washington non scucirà nulla.
Il G20 ha partorito un topolino, utile per arrivare fino ad ottobre. Obama andrà alle elezioni in condizioni presentabili, ma poi c'è da cambiare lo statuto del FMI.

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Il blocco dei Paesi emergenti non accetta più che sia un feudo "occidentale", ed esborserà i 75 miliardi dopo che l'avranno fatto USA ed europei, e dopo che avranno eseguito i "contributi" decisi ad aprile scorso. Per ottobre dovrà essere riformato lo statuto del FMI, altrimenti il BRICS non sarà disponibile a capitalizzare un'istituzione in cui non è rappresentata nel vertice direttivo, e che destina i fondi comuni alla grande banca privata "occidentale" ed alle privatizazioni. Perchè il FMI non è una semplice banca che fissa un tasso ai prestiti. No, è un organismo che pianifica e modella le economie e le finanze delle nazioni, al di fuori di ogni controllo.
Il G20 ha mostrato la frattura esistente tra USA ed  Europa, e tra questi e il blocco delle economie emergenti, che hanno conservato un ruolo definitorio per lo Stato, posseggono una banca centrale autorevole ed autonoma, che governa una moneta nazionale, da cui deriva un modello funzionale di economia mista. I nodi stanno venendo al pettine. Il  FMI è una creatura dell'egemonismo USA, datata e con ostioporosi, ma il mondo non è più quello del 1945 ed i rapporti di forza sono profondamente cambiati. A sfavore dei Paesi industrializzati, oggi altamente indebitati.
Non c'è nessuna ricetta salvifica, navigano a vista, con scadenza e verifiche trimestrali. Alla conferenza Rio+20, la presidente brasiliana Dilma Russef ha scandito "..un Paese non  esce dalla crisi, ma ci sprofonda, se continua con i tagli di bilancio e smette di fare investimenti".
Un dato è certo: l'Italia dovrà dare dai 20 ai 30 miliardi, dove li prenderà?
Fonte

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