domenica 29 marzo 2009

CHAVEZ ABBATTE LA STATUA DI CRISTOFORO COLOMBO

Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha elogiato pubblicamente la decisione di rimuovere una statua di Cristoforo Colombo da uno dei più celebri parchi di Caracas esprimendo la sua condanna per il navigatore genovese, che ritiene responsabile dell’«invasione» e del «genocidio» compiuti dagli europei in America latina. «Cosa ci sta a fare lì quella statua? Cristoforo Colombo è stato il capo di un’invasione che ha prodotto il genocidio più grande della storia!» ha detto Chavez, commentando la rimozione della statua dal parco del Calvario, dove si trovava dal 1893, per decisione di Fundapatrimono, organismo municipale che gestisce il patrimonio culturale ed architettonico di Caracas.
Nell’ambito del Piano Caracas Socialista, la Fundapatrimonio ha infatti disposto il restauro di tutte le statue ottocentesche del parco, tranne per quella di Colombo, che è stata rimossa ma non tornerà sul suo piedistallo. «Non possiamo andare avanti con il culto di Colombo: per noi è una vergogna quello che ha fatto alla nostra America», ha detto alla stampa Mercedes Otero, presidente dell’ente. Chavez non solo ha approvato la rimozione della statua ma ha anche suggerito come potrebbe essere sostituita in chiave bolivariana, ossia con una scultura che rappresenti «un indio oppure una india, che ci indichino la strada verso la liberazione dei popoli, la strada verso il socialismo».
Non è la prima volta che il presidente venezuelano si scaglia contro Colombo: nell’ottobre del 2003, in occasione del primo «incontro di resistenza e solidarietà delle popolazioni indigene», accusò gli «storici occidentali» di aver falsificato la storia per coprire i crimi della conquista europea dell’America del Sud «che sono stati peggiori di quelli di Hitler». «A che Tribunale internazionale dovremmo portare quegli assassini di bambini, di bambine, che squartavano e friggevano le teste degli indios?», disse allora Chavez, prima di esclamare «viva Toro Seduto, viva Tupac Amaru!» alludendo a due mitici leader di rivolte indigene nel nord e il sud del continente americano.
A Caracas, però, non tutti la pensano come lui: Hannia Gomez, direttrice della Fondazione per la Memoria Urbana, sostiene che la rimozione della statua di Colombo è ingiustificata, giacchè la scultura fa parte del patrimonio artistico ufficiale della capitale, stilato dall’Istituto Nazionale del Patrimonio.
Da parte sua, lo storico Elias Pino Iturrrieta, intervistato dal giornale `El Universal´, ha sottolineato che «non si può rimuovere la storia», e anche se è stabilito che la conquista «è stata una imposizione cruenta, da quel processo storico veniamo tutti noi americani: perfino i parametri morali che usiamo per condannarlo ci vengono dall’Occidente».
D’altra parte non è la prima volta che un monumento a Colombo viene abbattuto. Il 12 ottobre del 2004 venne abbattuta a furor di popolo la statua che sovrastava la Passeggiata Colombo di Caracas. Di seguito le immagini odierne e del passato.


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Il piedistallo “orfano” della statua di Colombo nel parco el Calvario in una foto scattata il 20 marzo


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La statua di Colombo sovrastava la scalinata del parco El Calvario

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L’abbattimento di un’altra statua di Colombo, sempre a Caracas, in Paseo Colon, il 12 ottobre del 2004

7 commenti:

Unknown ha detto...

Ha fatto la fine di Hussein. Beh, ai tempi di Colombo la parola genocidio non aveva questa stessa immane forza come ai giorni nostri. E, aldilà di questa verità, se la cosa si fosse fermata solo alla pura e semplice scoperta... Ma, evidentemente gli spagnoli volevano arricchirsi in nome del Signore; ma anche Chavez, un po' ci fa!

Angelo azzurro ha detto...

In questo caso, non ha tutti i torti Chavez! Dove sono arrivati, i conquistatori europei hanno portato malattie,morte e distruzione!

Le Favà ha detto...

E' una cosa emblemativa. Insomma, Cristoforo ha solo scoperto. Non certo si aspettava quello che sarebbe avvenuto. Tant'è che credeva di aver trovato l'india, non l'america.
In senso stretto, comunque posso capirlo. Alla fine parliamo di una persona con una forte personalità. Comunque non condivido i pensiero di togliere una statua. La scoperta dell'america alla fine è servita.

Sabatino Di Giuliano ha detto...

Avrebbero dovuto farlo prima!!!
Mah! Colombo appunto non c'entra nulla. E' lo spirito dell'uomo che cerca nuove frontiere. Il resto e' malvagità e crudeltà, ingordigia e interessi...
Ciao Catone
godi la tua domenica

Vincenzo Cucinotta ha detto...

E' un evento che ci costringe a fare i conti con la nostra storia di occidentali. E' dura arrivare a dire che siamo figli di una cultura che ha asssecondato genocidi e ogni genere di atrocità in nome del progresso, ma alla fine dobbiamo ammettere che è la verità. Negli stessi secoli in cui avveniva lo sterminio delle popolazioni autoctone, in Europa si praticava la tortura sotto la guida dell'Inquisizione.
Non fa certo piacere, ma da lì proveniamo. Quando nel mio libro dico che c'è un'intera cultura occidentale da capovolgere, mi rifrisco proprio a questo.
Che poi Chavez ci marci, questo lo penso anch'io, ma Colombo era un avventuriero alla ricerca di guadagni facili. Tratteggiarlo come un moderno Ulisse è sbagliato: Omero in realtà traccia un percorso interiore nell'Odissea, un viaggio allegorico all'interno di sè stesso.

Gianna ha detto...

Colombo ha il merito di avere scoperto l'America e non è cosa da poco!

Vincenzo Cucinotta ha detto...

@Stella
Questione di punti di vista: sei europea e ne vedi il vantaggio. Ma per un indios, quale sarebbe il vantaggio di essere stato scoperto? Direi solo danni; avevano un continente tutto per loro, ed ora vivono ai margini, con la massima prospettiva di vivere come noi.

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