La comunità Ypo’i, composta da una parte degli indigeni guaranì, sta vivendo sotto l’assedio di un gruppo di pistoleiros agli ordini degli allevatori locali.
A rivelarlo Survival International, associazione che ha sempre denunciato gli abusi commessi nei confronti degli indios ed ha collaborato spesso anche con la nostra testata. Non si tratta del primo caso del genere nel Mato Grosso do Sul. Attualmente la comunità Ypo’i è costretta a vivere senza cibo, acqua ed assistenza medica proprio a causa dell’assedio a cui è sottoposta da parte dei pistoleiros. La situazione è precipitata quando i guaranì hanno cercato di rioccupare la loro terra ancestrale ed è stato impedito loro di entrare e uscire da questa zona. Sembra che l’assedio stia durando da un mese.
“L’ultima volta che la comunità di Ypo’i aveva cercato di rioccupare la terra ancestrale, nell’ottobre 2009, venne violentemente attaccata dalle guardie armate. Poco dopo, in un fiume vicino fu ritrovato il corpo di un membro della comunità, Genivaldo Verá, pestato brutalmente.
Nonostante la sua particolare cruenza, questo conflitto è solo uno dei tanti che vedono coinvolti i Guarani del Mato Grosso do Sul, nel Brasile meridionale, impegnati a cercare di recuperare minuscoli frammenti di quella che un tempo era la loro terra ancestrale, ora nelle mani di facoltosi allevatori e imprenditori agricoli che si oppongono loro con la violenza.
La maggior parte dei Guarani vive in riserve sovraffollate o accampata ai margini delle strade come descritto nel film Birdwatchers – La terra degli uomini rossi.
In una lettera indirizzata al presidente Lula il mese scorso, i leader dei Guarani scrivevano: “Siamo sicuri che lei vorrà essere ricordato come un buon presidente per questo paese e per l’umanità; non vorrà essere ricordato per il massacro di una tribù. Ma se lei non mapperà la nostra terra, sfortunatamente questo è esattamente quello che continuerà ad accaderci.”
Pur coinvolto nella campagna elettorale di sostegno a Dilma Rousseff, Lula dovrebbe prendere provvedimenti affinchè le terre ancestrali dei guaranì siano demarcate il prima possibile: lo chiede a gran voce Survival e lo facciamo anche noi.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento