UN BAMBINO RACCONTA LA SUA VITA DA SOLDATO
Un ex bambino soldato, lo scorso giovedì, ha ripercorso tutte le sue drammatiche vicende personali dinanzi a un tribunale. Tutto è iniziato nel giorno del suo rapimento da parte di miliziani appartenenti ad un gruppo ribelle della Repubblica Democratica del Congo. “Sono stato portato in un campo di adestramento. Ho visto i miei amici morire come mosche nei campi di battaglia” ha raccontato il ragazzo dinanzi al Tribunale internazionale dell’Aja.
E’ il secondo bambino che partecipa al processo contro Thomas Lubanga, un militare di etnia Hema-Gegere, imputato per crimini di guerra dalla Corte Penale Internazionale. La vittima ha confermato che Lubanga era il capo e fondatore dell’Unione dei Patrioti Congolesi (UPC). I militari sotto il suo comando sono stati accusati di violazioni dei diritti umani quali massacri etnici, uccisioni, torture, stupri e arruolamenti forzate di bambini soldato. Il ragazzo ha affermato di aver visto abusare sessualmente di ragazzine di circa 13-14 anni.
Anche lui, come combattente UPC, prese parte delle guerriglie combattute nel mese di Febbraio 2003: “Quel giorno tante persone sono state uccise. Ho visto gente morire accanto a me. Erano come le mosche. Anche gli amici che erano con me a combattere sono morti. E’ stato davvero tutto terribile”. Questa battaglia, ha avuto luogo presso Bogoro nella provincia di Ituri, nella Repubblica democratica del Congo, ricca di miniere d’oro che fanno gola principalmente alle etnie Lendu (agricoltori) e Hema (pastori), le principali protagoniste di violenze e massacri.
L’ostilità è andata avanti lungo molteplici fasi, ma i contrasti armati più recenti sono avvenuti tra 1999 e 2003 con un conflitto che si è protratto fino al 2007. Più di 50 mila persone sono state uccise nel frattempo e altre centinaia di migliaia hanno lasciato le proprie case. Nel marzo 2004, il governo congolese ha autorizzato il Tribunale internazionale a perseguire i suoi crimini. Lubanga venne trasferito all’Aja, dove è attualmente detenuto. Il suo processo è iniziato il 26 gennaio 2009. E’ stato arrestato assieme ad altri due capi ribelli, suoi avversari nel conflitto dell’Ituri: Germain Katanga e Mathieu Ngudjolo Chui.
In tribunale, a L’Aja, l’ex bambino soldato ha spiegato al giudice che i combattenti UPC picchiavano e maltrattavano tutti i bambini nei campi. Molte volte sono stati frustati per aver violato le loro regole oppure per nessuna ragione. Ha raccontato al giudice di essere stato rapito da miliziani UPC e tenuto prigioniero in una cella gestita dal gruppo. “Ho pregato loro di lasciarmi andare, ma mi hanno minacciato di morte. Volevano spararmi. Per questo motivo io sono stato arruolato e mandato nel campo di battaglia”, ha continuato il ragazzo.
L’ex bambino soldato ora è un alunno. Quando il suo difensore Keta gli ha chiesto che cosa spera per il suo futuro, il ragazzo ha risposto di voler restare solo a scuola. Il suo posto.
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