lunedì 2 aprile 2012

L'ORO DEL NIGER E LA CARESTIA DEI BIMBI ROSSI

Una grave forma di malnutrizione colpisce milioni di piccoli nel Paese africano ricco di miniere

NIAMEY (Niger) - La stendono nuda su una panca di legno e prendono le misure del suo minuto, gracilissimo corpo: è alta 67 centimetri mentre è di 9 la circonferenza del braccio come risulta dal nastro che gli hanno appena stretto intorno. Il suo peso inoltre, quando l'appendono al gancio che penzola dal soffitto e la fanno oscillare per qualche minuto mentre lei piange e strilla, è di soli 4,8 chili: troppo poco - stabilisce il manuale pediatrico - rispetto all'età, che rasenta i sette mesi.


Siamo al Creni (Centro Recupero Nutrizionale) di Aguié, un villaggio della Provincia orientale di Maradi, nel reparto di terapia intensiva dove vengono ricoverati bambini e bambine affetti da Kwashiorkor («bambino rosso» nella lingua locale) una malattia che aggredisce l'infanzia sofferente per la grave carenza di vitamine e apporto proteico.

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Centro medico di save the Children per la cura di bambini gravemente malnutriti nella cittadina di Arguiè. Foto Luigi Baldelli / Parallelozero

Basta una breve visita al piccolo ospedale di Aguié, gestito da Save the Children ( www.savethechildren.it/niger ), dove i piccoli malati giacciono inerti e muti sotto la zanzariera lasciando parlare solo gli occhi, per trovare conferma sullo stato comatoso di un Paese che l'Onu ha recentemente collocato al penultimo posto nella graduatoria delle 187 Nazioni in via di sviluppo più povere del mondo, inaridite dalla siccità e per decenni minacciate dallo spettro della carestia, che non dà tregua a una popolazione di 15 milioni di abitanti. Continua qui

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Centro medico di save the Children per la cura di bambini gravemente malnutriti nella città di Arguiè. Foto Luigi Baldelli / Parallelozero

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Villaggi intorno alla cittadina di Arguiè. Foto Luigi Baldelli / Parallelozero

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