Una grave forma di malnutrizione colpisce milioni di piccoli nel Paese africano ricco di miniere
NIAMEY (Niger) - La stendono nuda su una panca di legno e prendono le misure del suo minuto, gracilissimo corpo: è alta 67 centimetri mentre è di 9 la circonferenza del braccio come risulta dal nastro che gli hanno appena stretto intorno. Il suo peso inoltre, quando l'appendono al gancio che penzola dal soffitto e la fanno oscillare per qualche minuto mentre lei piange e strilla, è di soli 4,8 chili: troppo poco - stabilisce il manuale pediatrico - rispetto all'età, che rasenta i sette mesi.Siamo al Creni (Centro Recupero Nutrizionale) di Aguié, un villaggio della Provincia orientale di Maradi, nel reparto di terapia intensiva dove vengono ricoverati bambini e bambine affetti da Kwashiorkor («bambino rosso» nella lingua locale) una malattia che aggredisce l'infanzia sofferente per la grave carenza di vitamine e apporto proteico.
Centro medico di save the Children per la cura di bambini gravemente malnutriti nella cittadina di Arguiè. Foto Luigi Baldelli / Parallelozero
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