I promessi sposi.
La forte impronta cattolica del romanzo piace al governo. Ma la presenza di troppi personaggi rasati male o addirittura con la barba (per esempio i Bravi) disturba il premier, che ha chiesto di toglierli. Bene invece le parrucche, un'eredità seicentesca che conserva intatto il suo fascino. Altri ritocchi marginali: don Rodrigo è comunista, don Abbondio anche ma non ha il coraggio di ammetterlo, fra Cristoforo è il sosia di don Verzé, Lucia si fa rifare le tette, Renzo è un giovane patriota padano che scrive sui muri "Madrid ladrona".”Michele Serra
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