“La Chiesa ha abbandonato le classi popolari”, dice José Comblin.
Comblin , belga che vive in Brasile, di ritorno da una visita in Cile, paese che in cui rimase esiliato nel 1972, durante il governo di Unità Popolare, ha spiegato inoltre che i teologi della liberazione hanno oggi più di 80 anni e “non è apparsa una nuova generazione” in grado di dare continuità a questo pensiero.. Il servizio è del sito “Religione Digitale”, del 5 gennaio 2011.
“La repressione è stata molto forte, terribile, e la dittatura del Papa qui in America Latina è totale e globale. Qui si può criticare Dio ma non il Papa. Il Papa è più divino che Dio stesso”, ha affermato il teologo.
Secondo José Comblin, la Chiesa cattolica “abbandonato le classi popolari, salvo i vecchi e alcune reliquie del passato”. "Oggi, l'Università e i Collegi cattolici sono per la borghesia. Il futuro dell'America latina è essere un continente evangelico protestante, eccetto la classe alta. Così l'Opus Dei e i Legionari di Cristo e tutte queste associazioni che esistono di ultradestra stanno crescendo in questo settore". Questa la sua opinione dichiarata in Cile alla rivista El Periodista…
"Quando tra i vescovi di un paese ce n’è uno o due dell'Opus Dei, questi spaventano tutti gli altri. Gli altri restano zitti e uno solo parla. Questo è problema di psicologia tipico delle dittature", ha sostenuto.
Secondo José Comblin , "è stata l’Opus Dei a eleggere Giovanni Paolo II e l'attuale, praticando ricatti, intimidendo i cardinali. Il prossimo Papa sarà uguale perché l’Opus detiene un potere molto forte”.
Il teologo, 87 anni, sostiene che Dio sta a "La victoria e a La Legua (due rioni popolari di Santiago) e nelle prigioni, ma da Roma è sparito da molto tempo".
"Adesso diventa sempre più chiaro che il problema è il Papa, ossia, la funzione del Papa, una dittatura implacabile con molte forme di dolcezze, amabilità, ma implacabile", ha sostenuto ancora.
José Comblin ha sostenuto che "il futuro del cristianesimo sta in Cina, Corea, Filippine, Indonesia. I cristiani in Cina, secondo le stime, sono 130 milioni, cristiani martirizzati, perché sono praticamente perseguitati".
II teologo ha criticato l'eventuale canonizzazione di Giovanni Paolo II, perché il suo papato è "stato catastrofico".
“Tutti quelli che hanno fatto la loro carriera con lui, sono potuti diventare cardinali, nonostante la loro mediocrità personale. Non meritavano niente, ma lui li ha promossi. Chiaro che adesso vogliono canonizzarlo! Una volta che è stato canonizzato Escrivà, tutti sanno che si può essere santi senza nessuna virtù” ha sottolineato.
Sull' Opus Dei e sui Legionari di Cristo, José Comblin ha affermato che "hanno la fiducia della Curia Romana e inoltre rappresentano la piena libertà data a personalità che sono come dei grandi Rockfeller, i conquistatori". "Come Escrivà de Balaguer, che era un capitalista, l'uomo destinato al trionfo, che sfrutterà il mondo che guadagnerà sarà ricco, potente e che è capace di creare persone totalmente ubbidienti, soldati con mentalità di soldato, questi sono tutti uomini deformati psicologicamente, come lo sono i futuri dittatori", ha spiegato.
Dopo aver ricordato che del messicano Marcial Maciel Degollado, fondatore dei legionari di Cristo, è stata scoperta una vita parallela e una fortuna di 50 milioni di dollari, ha affermato che “il suo ricatto, la sua parola la sua esigenza sono arrivate ai milionari”.
"Oggi quelli che hanno lavorato con lui, suoi collaboratori, tutti dicono e dichiarano che non sapevano niente della vita parallela (di Maciel). Come? Hanno lavorato quarant'anni con lui e non sanno niente di niente, che lui ha una famiglia, tre figli, che ha praticato la pedofilia con i bambini iscritti nei suoi collegi per la formazione, che aveva un mondo di amanti. Non sapevano tutte queste cose? Si suppone pertanto che essi sono complici ed hanno anche loro hanno una vita parallela” ha concluso.
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