L’antropologo statunitense Stephen Houston e il suo team di ricercatori hanno portato alla luce la sepoltura di un re maya, una tomba di pietra e fango ben sigillata, datata fra il 350 e il 400 d.C. Lo scavo è avvenuto in Guatemala, nel sito archeologico di El Zotz (a circa 30 chilometri da Tikal).
Nel sepolcro, rinvenuto sotto la cosidetta Piramide El Diablo, oltre ai resti del sovrano sono state trovate ceramiche, pitture e sculture, manufatti in legno, resti carbonizzati di bambini offerti in sacrificio e recipienti in ceramica decorata contenenti altri resti di corpi umani.
(Arturo Godoy)
Dall’analisi dei resti carbonizzati è infatti risultato che ad essere offerti in sacrificio erano stati due piccoli di età compresa fra 1 e 2 anni e altri due di età compresa fra i 4 e 5 anni. I loro resti erano in vasi di terracotta in cui era stato acceso un fuoco.
(Arturo Godoy)
Il corpo del sovrano è stato rinvenuto su un palco rialzato rispetto al terreno. La costruzione era crollata distruggendo parte degli oggetti del corredo funerario. Per il recupero del contenuto della tomba sono stati interpellati specialisti nella conservazione dei manufatti (molti oggetti sono assai fragili).
I denti del re erano ricoperti di giada e intarsi di pirite; il suo reale sorriso doveva essere un tripudio di brillanti lampi colorati. Gambe e braccia erano ricoperte di denti di animali, un arrangiamento già visto nelle raffigurazioni sulla pietra e nelle pitture maya ma che sinora non era mai stato riscontrato nella realtà. Per la portata del ritrovamento, gli scavi dureranno verosimilmente diversi anni.
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La struttura è alta quasi 2 metri, è lunga 3 metri e mezzo ed è larga poco più di un metro.
(Arturo Godoy)
Scavando attraverso diversi strati di fango e pietre, il team ha poi trovato un buco nel terreno: “Usavamo un bastoncino per rilevare cavità. [Dopo alcune prove, alla fine è andato giù]. Non vedevo niente a parte un piccolo buco che portava nell’oscurità”, ha raccontato Houston.
Come è stata messa una luce nella cavità, “un’esplosione di colori in tutte le direzioni” ha colpito gli archeologi.
Perfettamente conservata per oltre 1600 anni, vi era una tomba piena di pezzi di legno, tessuti, sottili strati di stucco dipinto e diverse ceramiche.
“Ho sporto la testa dentro e c’era ancora, con mio grande stupore, un odore di putrefazione; un brivido mi è corso lungo la schiena”, ha detto Houston.
I buchi di questo coperchio permettevano la diffusione dell'odore dei cibi contenuti nei recipienti (Arturo Godoy)
Altro coperchio raffigurante un demonio (Arturo Godoy)
Questa testa non è ancora stata identificata (Arturo Godoy)
Recipiente con raffigurato un millepiedi (Arturo Godoy)
(Arturo Godoy)
(Arturo Godoy)
(Arturo Godoy)
Questa rappresenta una scimmia (Arturo Godoy)
Dei denti ingioiellati (Andrew Scherer)
“Dalla posizione della tomba, dalla sua datazione, dalla ricchezza e dalle costruzioni sopra la tomba, pensiamo che molto probabilmente egli sia stato il fondatore di una dinastia”, afferma Huston.
Secondo l’archeologo, il re venne sepolto in un tradizionale costume da danzatore, adornato con “campanellini” fatti di gusci con, probabilmente, canini di cane come battagli (gli elementi posti all’interno di una campana che suonano al contatto con le pareti).
Verosimilmente, il suo corpo aveva un elaborato copricapo con piccoli glifi dipinti su di esso.
Localizzazione di El Zotz (wiki)
Infine, nella tomba sono state rinvenute le ossa di sei bambini che potrebbero esser stati sacrificati alla morte del re.
“Abbiamo ancora molto lavoro da fare”, ha dichiarato l’archeologo. “Le Tombe reali sono estremamente dense di informazioni e richiedono anni di studio per essere capite”.
A questo indirizzo si trova un video della scoperta, a questo si possono vedere le immagini – sopra pubblicate – con più luce, mentre qui ce ne sono di altre.
Fonti: Discovery, Brown University.
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