Barroso
“Un mondo dove un miliardo di persone sono affamate - ha dichiarato - è non solo una macchia sulla nostra coscienza collettiva, ma anche una crescente minaccia per la nostra sicurezza mondiale. Come la lotta contro il cambiamento climatico, anche la lotta contro la fame non può aspettare: dobbiamo riuscire a dimezzare la fame nel mondo entro il 2015, secondo quanto previsto dagli obiettivi di sviluppo del millennio".
Papa
"Non è possibile continuare ad accettare opulenza e spreco, quando il dramma della fame assume dimensioni sempre maggiori!". Con questa esclamazione Benedetto XVI ha concluso il suo discorso al Vertice Mondiale sull'alimentazione della Fao.
"E' necessario - ha aggiunto il Pontefice - maturare una coscienza solidale, che consideri l'alimentazione e l'accesso all'acqua come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni". Secondo il Papa teologo, "riconoscere il valore trascendente di ogni uomo e di ogni donna resta il primo passo per favorire quella conversione del cuore che può sorreggere l'impegno per sradicare la miseria, la fame e la povertà in tutte le loro forme"
Fra le cause all'origine della grave crisi alimentare mondiale, non c'è solo l'aumento demografico, ma anche l'eccessivo e sconsiderato uso delle risorse ambientali, un legame importante fra cambiamenti climatici mondiali e questione alimentare. Lo ha aggiunto il Papa durante il suo intervento. "I metodi di produzione alimentare - ha detto Benedetto XVI - impongono un'attenta analisi del rapporto tra lo sviluppo e la tutela ambientale. Il desiderio di possedere e di usare in maniera eccessiva e disordinata le risorse del pianeta è la causa prima di ogni degrado dell'ambiente". "La Chiesa non intende interferire nelle scelte politiche - ha sottolineato il Pontefice -; essa, rispettosa del sapere e dei risultati delle scienze, come pure delle scelte determinate dalla ragione quando sono responsabilmente illuminate da valori autenticamente umani, si unisce allo sforzo per eliminare la fame".
Berlusconi
"Questo può essere l'anno della svolta per la sicurezza alimentare globale". E' un passaggio dell'intervento di Silvio Berlusconi distribuito nella cartella stampa al vertice della Fao e non pronunciato testualmente dal palco. Il presidente del Consiglio rivendica di aver accettato la sfida della sicurezza alimentare e di averla messa "al centro dell'agenda" del G8 dell'Aquila. Il Cavaliere ricorda il lavoro intenso che ha portato "frutti concreti con la dichiarazione del 10 luglio adottata da oltre 40 paesi e organismi internazionali" in cui "abbiamo messo nero su bianco l'impegno per un fondo di 20 miliardi di dollari in tre anni".
Diouf
Basterebbero 44 miliardi di dollari di aiuto pubblico allo sviluppo da investire in infrastrutture, tecnologie e input moderni per eliminare la fame dalla faccia della terra. ''Ma i fondi Fao per i programmi risultano regolarmente ridotti di un 22% rispetto ai livelli del 1994 e del 32% rispetto al personale impiegato''. Lo ha detto il direttore generale della Fao Jacques Diouf.
Oggi, giorno in cui si apre a Roma il vertice mondiale sulla sicurezza alimentare della Fao, "oltre 17 mila bambini moriranno di fame: uno ogni 5 secondi, 6 milioni in un anno". Il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-Moon inizia con questo dato terribile il suo intervento al summit.
Fonte: http://www.repubblica.it/2009/11/dirette/sezioni/esteri/verticefao/verticefao/index.html
Obama
assente giustificato
Conclusioni Vertice FAO
E intanto…
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