(Sembrano convinte, e forse è vero, che con la violenza verbale enfatizzata ad arte potranno sconfiggere la violenza fisica).
Le donne d’Africa ogni giorno si alzano dal loro letto o giaciglio e già sanno cosa fare, non si annoiano perché non ne hanno il tempo e non possono ribellarsi perché nelle società di tipo patriarcale non è permesso. Eppure il futuro del continente africano è nelle loro mani…
“Nell'arte come nell'artigianato c'è una produzione femminile di qualità, che veniva misconosciuta, così come veniva misconosciuto il ruolo portante del lavoro delle donne nell'economia familiare, senza la quale non c'è economia affatto. Saperlo, ci rende combattive. Oggigiorno, in Africa si va diffondendo l'idea che, senza presenza di donne, non c'è sviluppo economico, culturale, politico.” …così parla Odile Sankarà, attrice di teatro e di cinema, che ha fondato l’associazione “Il talento delle donne”…
“Quando si parla di “femminismo” balzano immediatamente alla memoria i movimenti sviluppatisi nel “nord del mondo” fin dalla fine del 1800, ma soprattutto verso la metà del 1900. In Africa la situazione era ed è molto differente. Mentre le “femministe” del nord lottavano per conquistare un proprio spazio, “la propria stanza”, le donne africane rivendicavano il possesso della terra, l’essere riconosciute come lavoratrici, la propria dignità in quanto esseri umani. Già negli ultimi anni del IXX secolo le intellettuali Afro-Americane evidenziavano l’importante ruolo che le donne di colore avrebbero dovuto giocare nel ristrutturare la società partendo dall’ambiente familiare per arrivare alle grandi conquiste sociali.” Africa e femminismo tratto da "Essere donna nella zona di Dakar: una ricerca antropologica sul campo" di Francesca Soli.
L’Africa vuole cambiare e noi occidentali abbiamo il dovere di riportare i riflettori sulle donne di questo continente che stanno affrontando una lotta senza pari per il loro riscatto…ben altro che il nostro femminismo! Queste donne combattono per la fame dei loro figli, per riprendersi la loro dignità di esseri umani e contro i soprusi di un intero mondo occidentale, e adesso anche orientale (la Cina), che pretendono di tenerle schiave. La globalizzazione oggi non è altro che un nuovo modo di “colonizzare” il continente africano sfruttandone le risorse e rivendendo i prodotti dell’industria a quelli stessi che hanno lavorato per un tozzo di pane. Essere colonizzati vuol dire perdere la speranza di entrare nel mercato mondiale in concorrenza con i Paesi colonizzatori. Tutto questo distrugge l’artigianato locale e soprattutto la possibilità di autodeterminarsi da parte degli africani. La creatività e la fantasia, il lavoro e la vita stessa delle donne africane, vengono sacrificati per il guadagno dei Paesi sfruttatori…Noi occidentali facciamo questo scempio con la noncuranza che ci è propria e basta stare un po’ attenti per capire quanto ci piace rubare idee al continente africano e poi fare finta che sono idee nostre. Il trucco, il piercing, i colori, le acconciature e anche la stessa abbronzatura che prendiamo sulle nostre spiagge, non sono altro che copie malfatte di quel mondo magico e naturale che la nostra anima non conosce più.
ALLE DONNE AFRICANE IL NOBEL PER LA PACE
Fonte: lafatadelmare
1 commento:
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Ciao.
Sill
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