martedì 2 giugno 2009

FESTA ALLA REPUBBLICA

559px-e_nata_la_repubblica_italiana1


Gli Italiani di 63 anni fa scelsero la Repubblica e le dettero questo simbolo.


410px-Italy-Emblem_svg


OGGI

Ultime critiche della stampa internazionale :

Duro attacco della stampa britannica al Primo ministro italiano Silvio Berlusconi.


financial time


Financial Times e Independent, nei rispettivi editoriali, non risparmiano commenti e critiche al vetriolo per il nostro presidente del Consiglio.

Berlusconi «è un pericolo, in primo luogo per l'Italia, e un esempio malefico per tutti». L’ha scritto il 27/05/09 il Financial Times in un editoriale dal titolo «L'influenza funesta degli amici Burleschi», un calembour che gioca sull'assonanza tra Berlusconi e l'aggettivo «burlesco». «Il fascismo non è il futuro probabile dell'Italia», scrive il quotidiano britannico. «Chiaramente Berlusconi non è Mussolini: ha squadre di starlette, non di camicie nere».
Ma il vero pericolo sta altrove, secondo il Financial Times. In quindici anni di carriera politica Berlusconi ha spostato a destra l'opinione pubblica e lo ha fatto non con rozza propaganda ma concentrandosi su lustrini e ragazze e con una retorica «iperbolica» che vede tutta l'opposizione come comunista e se stesso come una vittima. Di fronte alle «difficili domande sulla sua relazione con la teenager che vuole fare la starlette», se l'è presa con La Repubblica, «il giornale più ostinato» nel porre le domande al premier, «ha lanciato velate minacce tramite un suo associato e ha cercato di invalidare le domande in quanto viziate politicamente ». Ha mostrato la stessa «belligeranza» verso «i magistrati che lo hanno giudicato corruttore dell'avvocato inglese David Mills». E insoddisfatto di un Parlamento che gli ha dato l'immunità, lo ha definito «inutile» e ha detto che dovrebbe essere ridotto a 100 deputati, «mentre i suoi poteri aumenterebbero».
«Il pericolo di Berlusconi è di tipo diverso da quello di Mussolini», continua il quotidiano britannico, «è quello dei media che rendono fatui i contenuti seri della politica e li sostituiscono con l'entertainment. È quello di una spietata demonizzazione dei nemici e il rifiuto di garantire basi indipendenti ai poteri in competizione. È mettere una fortuna al servizio della creazione di un'immagine grandiosa, composta da affermazioni di successi senza fine e sostegno popolare». Conclude il Financial Times: «Che egli sia così dominante è anche in parte colpa di una sinistra esitante, di istituzioni deboli e a volte politicizzate, di un giornalismo che troppo spesso ha accettato un ruolo subalterno. Ma soprattutto la colpa è di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato. Non un fascista, ma un pericolo in primo luogo per l'Italia e un esempio malefico per tutti». http://www.francarame.it/node/1149

Il Financial Times insiste. “Nel tribunale dell'opinione pubblica qualcuno potrebbe considerare sorprendente che Berlusconi non sia condannato quale uno dei peggiori governanti chiamati a guidare l'economia italiana dal 1945. Il suo primo, breve governo nel '94 non portò a casa nulla. I suoi 5 anni al potere dal 2001 al 2006 si sono segnalati soprattutto per il fallimento nell'introduzione di quelle riforme liberali di cui l'Italia ha terribilmente bisogno per tornare competitiva nell'area euro. Ora, gestisce un declino che per il Fondo Monetario Internazionale potrebbe fare dell'Italia l'unico paese euro a sperimentare tre anni consecutivi di recessione, dal 2008 al 2010".
Ma "quello che è peggio, il debito pubblico italiano toccherà il 116% del Pil nel 2010, secondo la commissione Ue. In altre parole, l'Italia tornerà alla situazione in cui si trovava a fine anni '90. Noemi o no, questo è il vero peccato di Berlusconi", conclude Barber.
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=120011

L''Independent denuncia con particolare rilievo che, per difendere la propria reputazione dalle accuse della moglie Veronica sul caso Noemi, Berlusconi sia ricorso al palcoscenico del suo "più untuoso cortigiano televisivo", riferendosi al conduttore di Porta a Porta, Bruno Vespa.

Il quotidiano francese di centro-destra Le Figaro, con un lungo articolo firmato da Richard Heuzé,“Noemi plombe la campagne de Berlusconi”, il 28/05/09 inizia così: “Berlusconi è il solo leader europeo a presentarsi alle elezioni europee”…“Poteva sperare, con una popolarità che lo consacrava al 73%, di trasformare lo scrutinio del 6 e 7 giugno in una marcia trionfale, un vero plebiscito. Ma ahimè, in due settimane un verdetto giudiziario e un’affare privato lo hanno gettato in pasto all’opinione pubblica, e hanno trasformato questa campagna in una via crucis.

Lo spagnolo El Pais, in un articolo del 27/05/09 definisce Berlusconi con queste parole: ”Piú populista che mai, Berlusconi continua ad essere tanto efficiente a governare per se stesso, quanto incapace a pensare alla collettivitá. Esattamente come quando entró in politica tre lustri fa. Con il tempo ha ottenuto l'unica cosa che veramente cercava: la sua impunitá giudiziaria. Tra una sinistra scomparsa (15 punti dietro i conservatori nei sondaggi), il premier italiano mantiene l'appoggio popolare, esercita un controllo ferreo dei media, promette a destra e a manca e si allea con la chiesa all'occorrenza. Nel complesso rappresenta una razza di politici per fortuna in via d'estinzione nell'Europa democratica”.

Nell'intervista con la CNN però, (a parte l'evidente irato imbarazzo alla battuta della giornalista: "Com'è umano lei") il premier si è ancora una volta dimostrato vero attore consumato da avanspettacolo.

repubblica_italiana











1 commento:

Le Favà ha detto...

Oh bhè, mi ha fatto ridere e piangere, ma devo dire che è tutto vero. Tutto tutto tutto.

LinkWithin

Blog Widget by LinkWithin