Kenya. Nel report "From Horror to Hopelessness: Kenya's Forgotten Somali Refugee Crisis" (dall' orrore alla disperazione: la crisi dimenticata dei profughi somali in Kenya) Hrw si occupa dei diritti negati ai progughi somali che si recano in Kenya. I rifugiati devono affrontare l'estorsione, la dentenzione, le violenze e la deportazione nelle mani della polizia keniota. Questa arresta tutti coloro che attraversano la frontiera e chiede tangenti, sovente facendo uso di violenza, anche sessuale, e riporta in Somalia chi non può pagare. Il report denuncia che il ritorno forzato è in "flagrante violazione del diritto internazionale". Il Kenya ha chiuso il confine con la Somalia per prevenire l'ingresso di miliziani islamici, ma dal 2007 circa 80mila somali si sono registrati come rifugiati presso l'Unchr. Attulamente 250mila somali vivono nel campo profughi di Dadaab, nel nord del Kenya, che è stato progettato per 90mila presenze. Si tratta del più grande insediamento di rifugiati nel mondo. L'Unchr stima che entro il 2009 il campo conterà 360mila presenze. Per Hrw le condizioni di Dadaab sono da considerarsi di emergenza umanitaria.
Somalia. Secondo le stime dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite (Unhcr) ci sarebbero in Somalia un milione di sfollati interni. La popolazione, esposta a guerra civile, iperinflazione e siccità si trova la limite della crisi umanitaria. Adis Abeba ha ritirato i suoi soldati da tutto il territorio e le piccole e sgaurnite milizie del governo di transizione non sono in grado di fronteggiare i ribelli. I miliziani sono di matrice islamica integralista e sono conosciuti per i loro legami alla rete di al-Qaeda. L'Unione Africana sta progettando, da prima del ritiro delle forze etiopi, una missione di peacekeeping, ma finora ha reperito solo 2.200 soldati dei 6mila che necessita. Inoltre le organizzazioni che lavorarano per mitigare questa situazione di crisi, 3.2 milioni persone soffrono la fame, devono fronteggiare l'emergenza pirati, che nel solo 2007 hanno sequestrato 30 navi cariche di cibo e aiuti umanitari.
Italia. È stato pubblicato nei giorni scorsi dal Unhcr un report sulle richieste di asilo politico in cui si nota che nel 2008 i richiedenti all'Italia sono più che raddoppiati rispetto all'anno precendente. Un altro dato che emerge dal rapporto dell'agenzia delle Nazioni Unite è che i somali sono al secondo posto nella graduatoria della nazionalità dei richiedenti, secondi solo agli iracheni. Circa il 75 percento delle persone che attraversano il mediterraneo e arrivano sulle coste italiane chiedono l'asilo politico. La vigente normativa europea prevede che il primo paese raggiunto dal richiedente di asilo ne assuma la responsabilità.
1 commento:
Scappiamo sempre da qualcosa noi assetati di giustizia e di uguaglianza. E tra di noi non sempre riuscimao ad aiutarci.
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