sabato 4 aprile 2009

MIGRANTI A MARE

Premessa: i clandestini che arrivano a Lampedusa non interessano a nessuno. Per i tg si tratta solo di un altro barcone, dell'ennesima crocetta rossa sul calendario, di una nuova grana per la sicurezza nazionale. Ancora facce scure, bruciate dal sole, spregiudicate e pronte a tutto pur di sopravvivere a casa nostra. Sono solo unità da rispedire al mittente. E monta la rabbia. Ma è meglio pensare così, perchè andare alla radice del problema toglie il fiato.

Maroni si aspetta che il governo libico rispetti gli accordi e non nega alcun sostegno agli immigrati nelle acque territoriali nazionali. Dice bene Maroni: bisogna evitare queste tragedie. Alcuni spunti e un terribile fatto di cronaca. Collegateli a vostro rischio e pericolo, siete avvertiti.

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La rotta verso l'Italia parte da lontano, dalla via dell'uranio e dei clandestini. Parte dall'Africa subsahariana a nord della Nigeria, attraversa il Niger per affrontare la traversata della Libia e arrivare a Lampedusa.

Noi lamentiamo la sicurezza e il soprannumero di immigrati, loro invece rincorrono l'unica speranza di vita se hanno perso tutto, se sono vittime della guerriglia dei tuareg finanziata dalla Francia per l'approvvigionamento dell'uranio. La settimana scorsa non capivo perché la copertina dell'Espresso fosse dedicata a questa inchiesta. Scheggedivetro ne aveva subito parlato. Ma non era off topic? Poi ho guardato il video di Fabrizio Gatti (prendetevi mezz'oretta anche voi, ne vale la pena) che scrive una scheda in cui compare l'accordo stipulato tra Francia e Italia per la partnership nucleare (che rientra all'interno di un piano ben più ampio). Allora è facile collegare tutto.

Lo so, l'inchiesta è di venerdì scorso. Ma la lampadina si è accesa qualche giorno fa con la strage in mare. Gatti è intervenuto anche a SkyTg24. Qual è il nodo? Se non smetteremo di alimentare l'economia sommersa, la tratta degli schiavi, lo sfruttamento delle materie prime e di chi attraversa e vive quelle rotte, il flusso verso le nostre coste continuerà senza pietà, senza dignità. L'odio, l'insicurezza, la clandestinità e l'economia sommersa sono sorrette da un sistema economico corrotto, tiranno e viziato. E noi, intanto, firmiamo gli accordi per il nucleare.



3 commenti:

Angelo azzurro ha detto...

Mi chiedo quando finirà questa tragedia, se mai finirà! Perchè è vero che le vicende umane dei clandestini non interessano a nessuno. Non c'è una vera volontà ad affrontare il problema, questi sono i fatti.

➔ Sill Scaroni ha detto...

Una vergogna per tutta la umanità.
Ciao.
Sill

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Le interviste rilasciate da questi uomini sono sconvolgenti: essi sono assolutamente consapevoli degli enormi rischi della loro stessa vita che corrono, ma li accettano in nome della prospettiva del tutto aleatoria di riuscire a sbarcare e vivere tra noi.

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