27/12/2008 israeli terrorism
Un messaggio cordiale di fine anno a tg1 tg2 rete 4 canale 5 italia uno, Claudio Pagliara su tutti, ma anche il tg3: ANDATE A FARE IN CULO”.
Inizia così il testo di Vittorio Arrigoni
seguono da Infopal , “I crimini di guerra a Gaza”, con 195 morti e centinaia di feriti come riporta RaiNews24 e in diretta telefonica l’intervista a Vittorio Arrigoni.
Questa è per me informazione, anche se non vi pare e non vi piace e non si “osa” chiamarlo genocidio. L’attacco mediatico prima ancora che reale, era già iniziato. Si parla di bambinelli che nascono, mentre ne muoiono senza aver conosciuto sorrisi e doni, se non di questi Re Magi.
Doriana Goracci
Siamo sotto le bombe a Gaza, e molte sono cadute a poche centinaia di metri da casa mia. E amici miei, ci sono rimasti sotto. Siamo a 160 morti sinora, una strage senza precedenti. Terroristi? Hanno spianato il porto , dinnanzi a casa mia e raso al suolo le centrali di polizia. Mi riferiscono che i media italiani tutti in toto danno per buono il comunicato militare israeliano di base terroristiche bombardate. Cazzate. Li ho conosciuto, questi ragazzi, li ho salutati tutti i giorni recandomi al porto per pescare coi pescatori palestinesi, o la sera per recarmi nei caffè del centro. Diversi li conoscevo per nome. Un nome, una storia, una famiglia. Sono giovani, diciotto ventanni, per lo più che se ne fottono di Fatah e Hamas, che si sono arruolati nella polizia per poter aver assicurato un lavoro in una Gaza che sotto assedio ha l’80 percento di popolazione disoccupata. Aprite le orecchie, colletti bianchi della disinformazione occidentale. Queste divise ammazzate oggi (senza contare le decine di civile che si trovavano a passare per caso, molti bambini stavano tornando a casa da scuola) sono i nostri poliziotti di quartiere. Se ne stavano tutti i giorni dell’anno a presidiare la stessa piazza, la stessa strada, li ho presi in giro solo ieri notte per come erano imbaccuccati per riparsi dal freddo, dinnanzi a casa mia. Non hanno mai sparato un colpo verso Israele, ne mai lo avrebbero fatto, non è nella loro mansione. Si occupano della sicurezza interna, e qui al porto siamo ben distanti dai confini israeliani. Ho una videocamera con me ma sono un pessimo cameraman, perchè non riesco a riprendere i corpi maciullati e i volti in lacrime. Non ce la faccio. Non riesco perchè sto piangendo anche io. Ambulanze e sirene in ogni dove, in cielo continuano a sfrecciaree i caccia israeliani con il loro carico di terrore e morte. Devo correre, all’ospedale AL Shifa necessitano di sangue.
Non sono umani, credo che non lo siano mai stai.
V.
Gaza - Infopal. Circa 200 morti e 300 feriti: questo è il bilancio attuale (ore 14, ora locale) degli attacchi aerei israeliani in corso contro la Striscia di Gaza.
L’aviazione da guerra israeliana sta bombardando diverse sedi delle forze di sicurezza palestinesi a Gaza. E’ un vero massacro! Sul terreno ci sono già 200 morti e centinaia di feriti, ma il bilancio è destinato a salire tragicamente.
Le ambulanze stanno accorrendo sul luoghi dei bombardamenti (circa 30 attacchi contemporanei) per soccorrere i feriti e portare via i cadaveri.
Ci sono decine di cadaveri di membri della polizia sparsi per terra, a seguito del bombardamento delle postazioni 17, Tawam, la sede delle forze preventive, Ansar, la direzione civile, al-Safina, la sede dei passaporti. Sono state bombardate tutte le sedi amministrative e politiche della Striscia di Gaza. Ucciso anche il capo generale della polizia di Gaza, il colonello Tawfiq Jaber.
Fonti mediche hanno riferito che ci sono centinaia di feriti.
Gli aerei da guerra israeliani continuano a sorvolare lo spazio della Striscia di Gaza.
Stato criminale. E’ una vera guerra: gli attacchi aerei stanno colpendo il nord, il sud e il centro della Striscia. Israele ha scelto il momento opportuno per bombardare: l’ora di uscita dei bambini dalle scuole. E’ una tragedia immensa.
I nostri giornali e le nostre tv, le cui direzioni hanno perso completamente il senso della dignità professionale, ci stanno raccontando che ad essere bombardate sono le basi dei “terroristi”. Non è così! Sono i civili, i bambini, la dirigenza delle forze dell’ordine, dell’amministrazione pubblica, a essere colpiti.
La propaganda mediatica italiana filo-sionista ha iniziato già da qualche settimana a prepararci alla ineluttabilità di questa guerra a senso unico, vera carneficina di biblica memoria, dando la colpa a Hamas e ai razzetti Qassam, quando la verità è un’altra: Israele ha bisogno di queste stragi di innocenti in funzione elettorale. Hamas era disposta alla tregua a patto di far fermare gli attacchi israeliani mai sospesi, nonostante il cosiddetto “cessate il fuoco” siglato a giugno, e di far riaprire i valichi per far entrare i rifornimenti alimentari e il carburante, necessari alla sopravvivenza di 1,5 milioni di persone.
Questo i nostri sempre più indecenti giornali e tg non ce lo hanno raccontato.
Siamo di fronte alla morte dell’informazione, al Grande Fratello che manipola le menti e le coscienze.
Scritto il 2008-12-27 in News
Infopal. Ore 13 ora di Gaza.
Abbiamo appena parlato al telefono con Vittorio Arrigoni, dell’International Solidarity Mov., rientrato a Gaza con l’ultimo viaggio di Dignity, l’imbarcazione del Free Gaza.
Vittorio, com’è la situazione al momento, a Gaza?
“Gli F16 israeliani stanno bombardando dalle 11,30 di questa mattina. E’ una vera carneficina: sono già 200 le vittime. Hanno tirato giù due palazzine di civili, vicino a casa mia, nella zona del porto. Stanno ammazzando poliziotti e cittadini”.
Qui i nostri tg e i siti dei nostri quotidiani stanno raccontando che sono in corso bombardamenti contro “basi terroristiche”…
“Balle! Che vergogna! Stanno ammazzando poveri cristi, poliziotti, altro che terroristi! Non ho mai visto tanta violenza contro Gaza come ora….Hanno attaccato con caccia e con la Marina da guerra”.
Vi aspettavate questi attacchi?
“A dir il vero, no. Ieri, Israele aveva aperto i valichi lasciando entrare qualche rifornimento alimentare…L’ha fatto apposta, così oggi ha potuto prendere alla sprovvista la popolazione, i bambini che uscivano da scuola, i poliziotti che si stavano addestrando per funzioni di sicurezza interna…”.
Mentre Vittorio parla, si sente il suono delle bombe che cadono su Gaza…
“Sto andando all’ospedale ash-Shifa, per vedere se hanno bisogno di sangue…”.
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