Reuters/Reuters - Le bare bianche dei bambini morti nel naufragio di un barcone di immigrati di fronte alle coste di Lampedusa davanti alle bare scure degli adulti. REUTERS/Antonio Parrinello
Arrivano a frotte stipati su carrette del mare,
nutrono una
speranza, un approdo tranquillo,
delusi, avviliti ,
gli occhi cerchiati di pianto
invano hanno
cercato di capire la triste follia
di uomini armati
dispensatori di morte e distruzione;
fuggono dalla
miseria, da un mondo privo di futuro,
ingenuamente, non
privi di coraggio, rincorrono un sogno
dimenticare gli
scoppi e il fragore delle bombe,
le vite spezzate, i
bambini sfortunati su stampelle,
e madri chine su
corpi freddati da pallottole vaganti
sfuggite
all’incerto dito di coetanei soldati improvvisati
costretti a sparare
da capi assetati di potere.
Sono disposti a
naufragare in terre prive di nemici,
pur di praticare
dignità in un mondo di pace ed armonia.
E spesso le
cronache raccontano di crudeli destini
Che non premiano la
disperata lotta per la vita,
per la barca
incerta e il carico pesante, l’onda violenta
porta con sé
propositi e lascia silenzi e pianti;
per alcuni allora
svanisce la speranza
con altri mezzi, ma
stavolta sereni, tranquilli
sono diretti ad
altra spiaggia, altro approdo
dove regna
incontrastata pace ed armonia
….. si incamminano
stavolta verso il Paradiso.
(Flavio Tonini, 7 ottobre 2013 alle 22:55)
Nessun commento:
Posta un commento