Da qualche giorno non stava bene. Accovacciato sulla sedia a rotelle , vicino alla finestra semiaperta (era un grande fumatore) nell’angolo del corridoio della Casa Protetta “Pallavicino”, era una figura caratteristica di questo istituto. Aveva 69 anni e da parecchi anni era costretto, dalle sue malattie, a vivere lì, giorno dopo giorno una vita non degna di essere vissuta. Figura bonaria di ex-operaio, non mancava di dare in escandescenze, quando mancava la sua sigaretta, e di commuoversi quando mi parlava delle sue poesie. In sua memoria, di seguito, due poesie di Albino, che sono riuscito a strappargli prima che morisse.
MAMMA
Mamma,
col tuo canto hai dipinto un sorriso
sul volto del tuo bambino
e tu all’alba partisti
per un lungo viaggio.
Ridona la luce alle stelle,
mamma,
da lassù, al fianco del Signore,
guidaci tutti quaggiù.
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LA VALLATA DEL PO
Oh tu grande fiume
che dall’alto scendi a valle,
corri, cresci
tra antichi pescatori
tra guerre e bandiere
nel silenzio dei pioppi
ed il canto degli uccelli
e di barche
al mare arriverai.
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