giovedì 21 maggio 2009

ENERGIE PARALLELE

Ecco un giro del mondo in mille tecnologie semplici, economiche ed ecologiche, risparmia-risorse e risparmia-fatica, applicabili anche nel Nord del mondo ma finora studiate per quelle zone dove lo scarso accesso ai combustibili fossili o la carenza di infrastrutture rende difficile «conservare alimenti, costruire, cucinare, illuminare, pompare acqua, potabilizzare acqua, produrre energia elettrica, produrre gas, produrre macchinari semplici, purificare l'aria, trattare rifiuti»: sono questi settori per i quali la campagna «Spegni lo spreco... accendi lo sviluppo» (promossa dalle associazioni italiane Cope, Energetica, Oltreilconfine, Tamburi di pace) sta creando una banca dati di esperienze sostenibili in giro per il mondo, con nomi, indirizzi, dati essenziali, così da promuovere lo scambio di buone pratiche fra organizzazioni italiane, europee e del Sud del mondo. Chiunque può segnalare esempi al sito SPEGNI LO SPRECO


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Solar Chill è un frigorifero fotovoltaico che permette la conservazione di vaccini o di cibo, senza fili della luce e centrali elettriche. Nato da un'idea di Greenpeace, è stato realizzato dall'Istituto danese di Tecnologia e alcuni prototipi sono stati testati con successo in Senegal, Indonesia e Cuba. Con una temperatura ambiente superiore ai 32 gradi Celsius, Solar Chill ha sempre mantenuto la temperatura interna tra i 2 e gli 8 gradi.


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Il Tile Tasuma in Mali è un «fuoco solare» che permette, come dichiarano i promotori, di «salvaguardare l'ambiente ed economizzare denaro», riducendo l'uso di legna da ardere, come molti altri modelli di cucine solari ormai diffuse in Africa come in Asia e America Latina. In Benin funziona, senza uso di energia elettrica, un distributore d'acqua a gettone tarato a 35 litri... no, non è una multinazionale a gestirlo, ma un comitato di villaggio che si occupa delle fontanelle rifornite da un nuovo acquedotto; il prezzo del gettone è minimo ma serve a coprire le spese di manutenzione e permette il prelievo 24 ore su 24. La pompa manuale a tazze «noria», che funziona anche per pozzi di 50 metri, riprende sotto sembianze moderne un antichissimo metodo di estrazione d'acqua da pozzi e acquitrini ed è stata elaborata e prodotta in Ciad nel 1980, per poi essere applicata in Camerun, Benin e Burkina Faso.

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Aquaclor solar è un apparecchio per potabilizzare l'acqua: un pannello fotovoltaico fornisce l'energia necessaria all'elettrolisi di una soluzione diluita di sale per produrre ipoclorito di sodio: in una giornata di sole si fornisce acqua potabilizzata a 400-800 persone. In Kenya le lanterne solari sono un'ottima alternativa ai fili della luce (che non ci sono) e alle puzzolenti lampade a kerosene: il pannello fotovoltaico di giorno carica la batteria della lampada, che può anche dare energia a una piccola radio.



Cucina solare fai da te. Jon Bohmer ha inventato questo gioiello DIY ossia Do It by Yourself usando semplicemente una scatola di cartone, giornali, stagnola (o vernice riflettente) e niente più. La scatola di cartone è rivestita all’interno dalla vernice riflettente o dalla stagnola per catturare i raggi solari convogliandoli verso la pentola-padella-contenitore. Da qui il calore non scapperà perché la scatola avrà un doppio strato isolante con l’esterno formato da una serie di pagine di giornali. Una soluzione così semplice può far risparmiare non solo una sensibile quantità di denaro, ma anche due milioni di tonnellate di Co2 l’anno per famiglia.

Cammelli a energia solare. Il cammello prende energia dal Sole per trasferirla ai propri muscoli e renderli più forti e resistenti, grazie a un esoscheletro robotico e al potenziamento della spinta che lo trasformerà in una macchina perfetta: ore e ore di corsa nel deserto senza chiedere nè acqua nè riposo.No seriamente, il cammello non è in contatto diretto con il pannello, che serve invece a alimentare le batterie del refrigeratore che il grande animale porta sulle gobbe. Dentro la cella frigorifera, farmaci e vaccini vengono protette dall’intensa calura africana durante il trasporto verso aree bisognose. In più, una volta arrivati alle cliniche i pannelli possono essere staccati e fungere da alimentatori per i macchinari.Fa parte del Princeton Mpala Project, ideato per aiutare le comunità nomadi del Kenya.

«Spegni lo spreco... accendi lo sviluppo» è nata per favorire relazioni Nord-Sud più giuste partendo dall'energia, uno dei nodi dell'ingiustizia e dell'insostenibilità internazionali.


1 commento:

➔ Sill Scaroni ha detto...

Ma che interessante ...
È ora di cambiare le nostre abitudini e trovare nuove energie alternative.
Ciao.

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