lunedì 12 luglio 2010

VOLTI D'AFRICA

Agricoltori hi-tech, attiviste blogger, registi in fuga dal loro passato: chi sono i nuovi volti dell'Africa? Dal Kenya all'Etiopia con tappe in Senegal e Nigeria, ecco come 9 personaggi stanno costruendo il futuro di questo continente grazie ai loro sogni e visioni (e tanta tenacia).

(CONTRO)INFORMAZIONE

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Avvocato (con laurea a Pittsburgh e dottorato a Harvard) blogger, attivista politica (e madre), Ory Okolloh è il punto di riferimento della giovane società civile kenyota. Suoi il blog Kenyan Pundit e il sito Mzalendo (“patriota” in swahili) che tiene gli occhi puntati sul Parlamento.

LOCAL CONNECTION

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L’economista Eleni Gabre-Madhin ha rinunciato a un (prestigioso) lavoro alla World Bank per un progetto ambizioso, anzi eroico: sconfiggere la fame in Etiopia garantendo ai contadini un mercato protetto (di prodotti locali). Che i granai tornino agli africani...

OGNI LEADER È ILLUMINATO

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Ha lasciato Seattle, è tornato a casa. «Perché lavorando alla Microsoft ho scoperto che lì le entrate crescevano più del bilancio del Ghana». Ad Accra Patrick Awuah ha fondato un’esclusiva (non per i costi) università, l’Ashesi: «ll futuro è possibile solo con leader illuminati».

SOGNI PANAFRICANI

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Undicesimo di 28 figli, il giornalista Dele Olojede, nigeriano, è, per ora, l’unico vincitore africano del Pulitzer (da reporter di Newsday con articoli sul genocidio ruandese). A Lagos ha fondato Timbuktu Media, gruppo editoriale che sogna di far diventare una libera rete di informazione panafricana.

TECNOLOGIA ROSA

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Ha iniziato insegnando informatica ai ricchi imprenditori sui campi di golf. Ora Florence Seriki è amministratore delegato della più grande azienda di computer della Nigeria, la Omatek. La sua strategia: produrre alta qualità («perché non gli africani?») e venderla a prezzi competitivi rispetto ai prodotti importati.

PRIMA DELLA CLASSE (’76)

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Ossessionata da un «insalubre interesse per la narrativa», col suo primo libro Adaobi Nwaubani ha vinto il Commonwealth Writers Prize. Trama di I Do Not Came to You by Chance (Orion): Kinsley, ingenuo neolaureato in cerca di lavoro, incontra (e si scontra con) la corrotta società nigeriana. Romanzo di (in)formazione.

IN THE MOOD FOR WAR

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Gli occhi di Ezra, bimbo soldato della Sierra Leone, sono già diventati il cinesimbolo delle guerre africane. Come quella in Biafra da cui il regista Newton Aduaka è fuggito da piccolo. Del suo film, premiato in più festival, dice: «Per cambiare non ci si può permettere di dimenticare».

AGRI-CULTURA

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Un agronomo senegalese col pallino degli sms ha connesso l’arcaica agricoltura africana al mondo del software. Lui è Daniel Annerose, Ceo della Manobi: sua l’idea del sistema gps che segnala i prezzi del mercato a 150mila contadini dotati di telefonino.

CONTRO L'OSCURITÀ

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L’Energy Kiosk? Non vende red bull, ma ospita micro turbine a vento e generatori solari. Simon Mwacharo, kenyota, ingegnere visionario, ne ha realizzati tanti per illuminare case, piccole comunità e scuole lontano dalle città: è il futuro energetico dell’Africa rurale.
di Valeria Balocco
>http://www.marieclaire.it/

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