lunedì 19 gennaio 2009

MST: 25 anni di lotta


Nel gennaio 1984 iniziò un processo di rinascita del movimento di massa in Brasile. I partiti clandestini, come il Partito Comunista Brasileño (PCB), il Partido Comunista del Brasil (PCdoB),ecc. avevano ottenuto una parziale amnistia e si stavano organizzando sia il Partido de los Trabajadores (PT) e la Central Unitaria de Trabajadores (CUT) e il Congreso Nacional de las Clases Trabajadoras (CONCLAT).
Ampi settori delle chiese cristiane davano origine e coscienza ai nuclei di base in difesa dei poveri, ispirati dalla teologia della liberazione. Tra il 1979 e il 1984 i campesinos si scordarono della paura, realizzarono decine di occupazioni delle terre in tutto il paese,lottarono per non lasciare la terra e trasferirsi nelle favelas delle grandi città. Stimolati dal lavoro pastorale del CPT (Comisiòn Pastoral de la Tierra) 25 anni fa si riunirono a Cascabel e dopo 5 giorni di dibattiti fondarono il MST (Movimento de los Trabajadores Sin Tierra),con l’intento di organizzare un movimento di massa, a livello nazionale,che lottasse per la riforma agraria e per una società più giusta ed egualitaria.


A tutt’oggi, il 50% delle terre

del Brasile è di proprietà

dell’1% della popolazione.


LOS SIN TIERRA , POR LOS CAMINOS DE AMERICA

Il Movimento è stato duramente represso durante il Governo
Collor (1990/92), primo presidente eletto a suffragio diretto dopo 25 anni di dittatura e ancor maggiormente durante il Governo Cardoso (1995/2003), quando latifondisti e polizia assoldata ebbero mano libera con i sin tierra e si giunse ai due massacri di Corumbiara nello stato della Rondônia e Carajás nello stato del Pará . Durante i governi Lula (2003/oggi), su cui il MST nutriva molte speranze, le forze del capitale internazionale e finanziario, attraverso le multinazionali, hanno ampliato il loro controllo sull’agricoltura brasiliana alleandosi con gli hacendados (i proprietari terrieri).


La lotta per la Riforma Agraria, che prima si basava sull’occupazione delle terre del latifondo, ora è contro il capitale, contro il dominio delle imprese multinazionali per giungere (attraverso la espropriazione dei grandi latifondi e la distribuzione dei lotti ai poveri campesinos) a quelli che sono gli obiettivi generali della proposta di Riforma Agraria del MST:
- garantire lavoro per tutti, con la equa distribuzione della ricchezza
- produrre cibo abbondante, a basso prezzo e di buona qualità per tutta la popolazione brasiliana, generando sicurezza alimentare per tutta la società
- garantire il benessere sociale e il miglioramento delle condizioni di vita di tutti i lavoratori
- raggiungere la giustizia sociale e l’uguaglianza dei diritti
- diffondere l’esecuzione dei valori umani
- contribuire a creare le condizioni oggettive per l’eliminazione della discriminazione della donna
- fissare pratiche che garantiscano la conservazione delle risorse umane e di una crescita auto-sostenibile
La terra deve essere considerata come un bene della natura al servizio di tutta la società, mantenendo però la conservazione delle sue peculiarità.




Trabaho rural

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