Nel gennaio 1984 iniziò un processo di rinascita del movimento di massa in Brasile. I partiti clandestini, come il Partito Comunista Brasileño (PCB), il Partido Comunista del Brasil (PCdoB),ecc. avevano ottenuto una parziale amnistia e si stavano organizzando sia il Partido de los Trabajadores (PT) e la Central Unitaria de Trabajadores (CUT) e il Congreso Nacional de las Clases Trabajadoras (CONCLAT).
Ampi settori delle chiese cristiane davano origine e coscienza ai nuclei di base in difesa dei poveri, ispirati dalla teologia della liberazione. Tra il 1979 e il 1984 i campesinos si scordarono della paura, realizzarono decine di occupazioni delle terre in tutto il paese,lottarono per non lasciare la terra e trasferirsi nelle favelas delle grandi città. Stimolati dal lavoro pastorale del CPT (Comisiòn Pastoral de la Tierra) 25 anni fa si riunirono a Cascabel e dopo 5 giorni di dibattiti fondarono il MST (Movimento de los Trabajadores Sin Tierra),con l’intento di organizzare un movimento di massa, a livello nazionale,che lottasse per la riforma agraria e per una società più giusta ed egualitaria.
A tutt’oggi, il 50% delle terre
LOS SIN TIERRA , POR LOS CAMINOS DE AMERICA
La lotta per la Riforma Agraria, che prima si basava sull’occupazione delle terre del latifondo, ora è contro il capitale, contro il dominio delle imprese multinazionali per giungere (attraverso la espropriazione dei grandi latifondi e la distribuzione dei lotti ai poveri campesinos) a quelli che sono gli obiettivi generali della proposta di Riforma Agraria del MST:
- garantire lavoro per tutti, con la equa distribuzione della ricchezza
- produrre cibo abbondante, a basso prezzo e di buona qualità per tutta la popolazione brasiliana, generando sicurezza alimentare per tutta la società
- garantire il benessere sociale e il miglioramento delle condizioni di vita di tutti i lavoratori
- raggiungere la giustizia sociale e l’uguaglianza dei diritti
- diffondere l’esecuzione dei valori umani
- contribuire a creare le condizioni oggettive per l’eliminazione della discriminazione della donna
- fissare pratiche che garantiscano la conservazione delle risorse umane e di una crescita auto-sostenibile
La terra deve essere considerata come un bene della natura al servizio di tutta la società, mantenendo però la conservazione delle sue peculiarità.
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