Ieri sera l’ex ministro Roberto Calderoli aveva dato del “Cetto Laqualunque” al presidente della Repubblica, poche ore prima Umberto Bossi lo aveva chiamato “terrone” (viva i terroni!). Sarebbe vilipendio ma a ben guardare è una buona notizia.
La feccia padana si rinchiude nelle fogne dalle quali fu fatta uscire da Berlusconi e trasformata in una valanga di fiele. Adesso torna ai suoi deliri eversivi perché la mangiatoia romana, alla quale si è abbondantemente servita in questi anni, almeno per loro sta chiudendo i battenti.
Uno dei talenti avvelenati del berlusconismo, dei quali la Lega Nord è una delle scorie più putride, è stato dividere gli italiani, additare nemici, i meridionali, i migranti, i comunisti, i rom, i lavoratori dipendenti. Se il 2011 è stato l’anno del centocinquantesimo dell’unità, che il 2012 sia l’anno della riconciliazione tra italiani e con i nuovi italiani.
Con l’appoggio di Giorgio Napolitano mi attendo molto dal ministro Andrea Riccardi, perché sappia discernere il grano dal loglio. La sorte del loglio (leghista) è di ardere. Li sentiremo strepitare ma sarà il crepitio del fuoco che li sta incenerendo. Che il 2012 sia l’anno dello Ius soli!
Gennaro Carotenuto
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