lunedì 2 maggio 2011

RESTYLING N.1

“Riscrivere la Costituzione è un'esigenza editoriale: un vecchio libello comunista scritto nel 1947 non può non avere bisogno di una rinfrescata, per esempio con l'aggiunta di illustrazioni accattivanti (vedute di ville e castelli, belle ragazze in costume regionale con ceste di formaggi tipici, i migliori gol del Milan eccetera). Ma può bastare? Il governo ritiene di no, e intende aggiornare anche altre vecchie opere polverose, bisognose di un energico restyling.


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I promessi sposi.
La forte impronta cattolica del romanzo piace al governo. Ma la presenza di troppi personaggi rasati male o addirittura con la barba (per esempio i Bravi) disturba il premier, che ha chiesto di toglierli. Bene invece le parrucche, un'eredità seicentesca che conserva intatto il suo fascino. Altri ritocchi marginali: don Rodrigo è comunista, don Abbondio anche ma non ha il coraggio di ammetterlo, fra Cristoforo è il sosia di don Verzé, Lucia si fa rifare le tette, Renzo è un giovane patriota padano che scrive sui muri "Madrid ladrona".”
Michele Serra

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