lunedì 10 novembre 2008

Desmond Tutu


Il premio Nobel per la pace Desmond Tutu (http://it.wikipedia.org/wiki/Desmond_Tutu) ha scritto al ministro per l’Economia più di un mese fa invitandolo a riconsiderare i tagli, ma non ha avuto riscontri, così ha reso pubblica la missiva.


"Gentile ministro Tremonti, le scrivo per esprimere la mia preoccupazione riguardo ai tagli alla cooperazione italiana attualmente in esame nel suo Paese e per invitarla a fare quanto in suo potere per prevenire una riduzione degli aiuti che può fare la differenza tra la vita e la morte nei Paesi poveri.
Essendo impegnato in prima linea sul fronte dei diritti umani e dello sviluppo, mi rivolgo a lei nella speranza che possa far sì che l’Italia eviti di far ricadere sui poveri del mondo le conseguenze della crisi finanziaria che i Paesi ricchi stanno vivendo in questo periodo. Il G8 del prossimo anno rappresenta per l’Italia un’occasione per mostrare la sua leadership sul tema della riduzione della povertà, occasione che verrebbe compromessa qualora i tagli alla cooperazione italiana diventassero una realtà. In tal caso, l’Italia perderebbe la sua chance di convincere gli altri Paesi ricchi a mantenere le loro promesse e a fare la differenza per milioni di persone che vivono ancora in una situazione di degradante povertà. In passato l’Italia ha fatto la differenza in molti Paesi, fornendo aiuti che hanno consentito a più bambini di andare a scuola, a meno donne di morire di parto e a molti Paesi poveri di ridurre le cause della propria indigenza. In Mozambico, Paese al quale l’Italia ha donato più di 20 milioni di euro, il Governo è stato capace di investire questi soldi nel campo della salute e dell’istruzione, sollevando molte persone da una situazione di povertà. L’aiuto italiano ha permesso a Governi come quello del Mozambico di pianificare una strategia che permettesse realisticamente di raggiungere gli Obiettivi del Millennio (riduzione della mortalità infantile, del numero di donne che muoiono durante la gravidanza o per parto). Ma miglioramenti in Paesi come il Mozambico dipendono dall’assistenza che proviene dai Paesi ricchi e un taglio a questo sostegno finanziario farà deragliare i progressi sinora registrati. Come lei sa, io vengo dal Sudafrica e vengo quotidianamente a contatto con la realtà di persone che lottano per vivere con dignità pur senza riuscire a soddisfare le proprie necessità primarie. Bambini senz’acqua potabile. Madri che guardano i loro figli morire perché non possono permettersi di acquistare neanche le medicine più essenziali. E bambini che possono solamente sognare di andare a scuola. Ma ho anche visto persone che lavorano duramente per uscire da una situazione di povertà, genitori che rinunciano a esserlo per mandare le loro figlie a scuola, persone che lavorano duramente in condizioni difficili per guadagnare abbastanza e garantire così la sussistenza della loro famiglia. La esorto caldamente a considerare la differenza che l’Italia può fare per questa gente. Sono persone che non vogliono dipendere dagli aiuti di altri Paesi per sempre, ma che hanno bisogno di questi fondi ora per investirli in cure mediche e nell’istruzione, in modo da riuscire a interrompere il ciclo della povertà. Mi sento solidale con queste persone e la esorto a riconsiderare i tagli alla cooperazione italiana. Lei ha il potere di riportare l’Italia a onorare gli impegni presi, assumendo un ruolo di guida e incoraggiando gli altri Paesi ricchi a fare la loro parte. Il prossimo anno gli occhi del mondo saranno puntati sull’Italia e lei ha l’occasione di fare in modo che il mondo sia ispirato, piuttosto che deluso, dalla sua leadership. Spero che lei sia consapevole del suo grande potere e che possa usarlo per il bene di tutti. Ha il dovere di mantenere il tema della riduzione della povertà al centro del G8 e di salvare la credibilità dell’Italia mantenendo la parola data sull’aumento degli aiuti. Il mondo sarà con lei se vorrà farlo."


Desmond Tutu

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