lunedì 21 giugno 2010

LA FOTOGRAFIA DEL BAMBINO SCHIAVO

Sulla "Repubblica" on line, un documento straordinario, che testimonia di un epoca buia della storia degli Stati Uniti d'America: "Da una soffitta del North Carolina, è spuntata una foto ritenuta dagli storici un documento unico dell'era della guerra civile americana. Nell'immagine, risalente al 1860 circa, un bambino di colore di nome John posa senza scarpe e con dei vestiti logori seduto su una botte insieme ad un altro bambino (...) Insieme all'immagine è stato rinvenuto il documento di vendita del piccolo John: il bambino era stato ceduto per 1150 dollari".

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Storie di un tempo che fu, ma neanche tanto. Dalle pagine web del Paese dei bambini che sorridono: "Nell'Africa di oggi il mercato degli schiavi è ancora fiorente, ma la merce è cambiata perché le vittime sono soprattutto i bambini. (...) I piccoli schiavi vengono trasportati nelle piantagioni della Costa D'Avorio, del Gabon e del Brasile.
Oppure sbarcano in Europa, dove sono costretti alla prostituzione, sono preda dei pedofili, vengono sottoposti alle angherie dei padroni che li comprano come domestici.
La tratta coinvolge più di 200 mila bambini all'anno tra i cinque e i quindici anni. Vengono prelevati soprattutto dal Benin, dal Togo, dal Ghana, dalla Nigeria, dal Camerun, dal Burkina Faso. Gli "adulatori", come vengono chiamati gli uomini ben vestiti che convincono le famiglie a cedere i loro figli, li comprano a circa 14 dollari l'uno e li rivendono ad un prezzo almeno dieci volte superiore".
E il mondo continua a girare la testa dall'altra parte!
Fonte

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