venerdì 22 gennaio 2010

HAITI, UN PROTETTORATO USA-BRASILE?

Chi prenderá il potere nella Haiti post-terremoto? Brasile e Stati Uniti sono in pole position, e dopo le tensioni dei giorni scorsi sulla gestione degli aiuti, e la relativa “occupazione” del Paese, sembrano essersi messi d’accordo. Le due potenze hanno stretto un primo e fondamentale patto, relativo all’invio di cibo nella capitale Port-au-Prince: mentre i nordamericani si assumeranno la responsabilitá della distribuzione di alimenti pronti e acqua, il contingente verdeoro si occuperá della sicurezza dell’operazione.

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Nelson Jobim in mimetica

Questa prima missione congiunta occuperá 130 militari, e secondo il colonnello João Batista Bernardes si rende necessaria per le peculiaritá dei rispettivi contingenti: se gli statunitensi posseggono il materiale necessario, i brasiliani conoscono perfettamente il territorio. La notizia che gli Usa dovrebbero inviare nell’area, sotto l’egida Onu, ben diecimila uomini, ha provocato a Brasília qualche inconfessato malumore, poiché ció potrebbe preludere a un trasferimento (naturalmente ai nordamericani) della guida del contingente internazionale.

Frattanto il ministro della Difesa Nelson Jobim ha dichiarato che – per aiutare nella ricostruzione – le truppe brasiliane resteranno nel Paese caraibico altri cinque anni, quindi ben oltre la fine del 2011, quando avrá termine il mandato della Minustah (Mission des nations unies pour la stabilisation en Haïti).

Francesco Giappichini

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