Mentre viene annunciato un ulteriore slittamento a domani domenica del ritorno di Manuel Zelaya, una presa di posizione influentissima rende ancora più improbabile il ritorno del presidente legittimo e fa segnare un punto alla giunta golpista: il Cardinale di Tegucigalpa Óscar Rodríguez Maradiaga ha chiesto “all’amico Zelaya” di non tornare in patria affermando apertamente che il ritorno di questo causerebbe un bagno di sangue.
Ma secondo il quotidiano filogolpista La Tribuna però Rodríguez Maradiaga sarebbe andato ben oltre la semplice considerazione di inopportunità del ritorno del presidente legittimo.
Infatti, vi sarebbe un comunicato della Conferenza Episcopale (che chi scrive non è riuscito al momento a reperire e che per i dettagli che seguono viene citato solo da “La Tribuna”) che affermerebbe che Zelaya ha violato l’art. 239 della Costituzione e quindi giustamente sarebbe stato deposto e che tutti gli atti commessi dalla giunta golpista sarebbero legittimi.
Infine Rodríguez Maradiaga avrebbe considerato unilaterale la posizione dell’Organizzazione degli Stati Americani condannando la sospensione in queste ore dell’Honduras da parte di questa organizzazione che ha invece considerato un golpe la deposizione di Zelaya.
Fonte; Giornalismo partecipativo
Nessun commento:
Posta un commento