domenica 11 gennaio 2009

FANTASILANDIA


L’Italia è un paese di smemorati, dove il passato con i suoi errori, i suoi dolori, i suoi lutti, viene soppresso, invalidato e sostituito da un’immagine edulcorata che i media ci instillano giorno per giorno nella mente.
In questo modo il nostro paese diventa “Fantasilandia”, un paese dove i nostri rappresentanti (?) politici sembra non sappiano fare altro che vendersi, porta a porta, cioè svendersi a “Porta a Porta”, il minimarket dei dibattiti e degli approfondimenti tele-mediatici, il format dove la nostra casta gareggia per proporre la propria vacuità e la propria distanza dal reale vivere civile.
Poi, siccome siamo l’unico paese, tra quelli cosiddetti democratici, in cui il 45% dell’informazione televisiva e i 2/3 del mercato pubblicitario, oltre ad un bel po’ di stampa, sono in mano al Premier, la realtà non esiste, solo la fantasia può dar libero sfogo alle loro velleitarie verità.
E così abbiamo
la favola del patriottismo dei repubblichini contro il bolscevismo sanguinario dei partigiani,
la favola di un fascismo imbiancato (è di oggi al TG5 delle 13 la dichiarazione di Gasparri:"Israele è il nostro
avamposto...") contro un comunismo rosso e becero,
la favola del massimo rigore etico della destra contro una dilagante questione morale della sinistra,
la favola del nostro battello economico navigante in acque calme verso lidi dorati,
la favola del consumare per sostenere l’economia,
la favola del risparmio energetico pro-capite di € 1.000 all’anno,
la favola della diminuzione della tassazione.
Mi sembra di assistere al gioco che da quarant’anni o forse più si vede fare alla Stazione Centrale di Milano o in qualche area di servizio autostradale.
Sto parlando del gioco delle tre carte, nella cui rete sprovveduti turisti e allocchi nostrani (gli italiani) ancor’oggi cadono.




Grazie a SatirArte


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