giovedì 8 marzo 2012

NON È UN MONDO PER DONNE

Che tu ti svegli a Bamako o a Roma, se sei donna sai che la differenza di genere ti penalizza

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Ha avuto molta risonanza un articolo nel quale The Independent on Sunday ha provato a fare un giro del mondo nella differenza di genere in vista dell’otto marzo.

VA ANCORA MALE - Niente di particolarmente nuovo o rivoluzionario, ma è un viaggio attraverso le statistiche e i rapporti delle ONG che aiuta a capire quanta strada c’è ancora da fare per le donne prima di arrivare a colmare quelle differenze che tanto le penalizzano. Non stupisce ad esempio che il paese migliore al mondo dove essere donna si l’Islanda, così come non stupiscono i piazzamentei di Yemen e Afghanistan in negativo, rispettivamente il paese peggiore e il più pericoloso.

SORPRESE – Può invece destare stupore nel primo mondo che il Ruanda sia il paese con il numero più alto di donne parlamentari, mentre sono conferme quelle di paesi arabi come Arabia Saudita  Yemen, Qatar, Oman. Affiancati dal Belize, che arabo non è, a che qualche problema con le donne ce lo deve avere.

E CONFERME - Miglior posto per essere una madre è la Norvegia, dove il ricco stato sociale non lascia nessuno al palo, quello per partorire è invece la Grecia, con la minore mortalità infantile. Il peggiore ancora l’Afghanistan dove le madri si devono difendere i piccoli e loro stesse persino dai proiettili. Un altro primato africano è quello del Lesotho, che il tasso più alto di alfabetizzazione femminile, al 95%, bilanciato dall’Etiopia che è all’ultimo posto con un misero 18%. Per l’aborto il paese più confortevole è la Svezia, i peggiori quelli infestati dal cattolicesimo come Nicaragua e Filippine.

ARTI – Per le artiste invece il paradiso è la Svezia, che riserva metà dei finanziamenti alla cultura alle donne, mentre le manager trovano il loro posto ideale in Thailandia, dove sono il 45% e il loro inferno in Giappone, dove appena l’8% dei manager sono donne capaci di forare il muro di maschilismo.

E COMMERCI – Per la ricchezza invece vincono le Bahamas, e ultimo si piazza ancora lo Yemen, nei paesi caraibici vanno forte anche le donne nei media, che invece in Africa e Medioriente latitano, anche se il Burundi detiene il primato delle donne che lavorano. L’india invece è il paradiso delle tassiste, che invece in Arabia Saudita non ci sono proprio, perché lì le donne la patente non la possono avere.
Fonte

UN AUGURIO A TUTTE LE DONNE IN QUESTA LORO FESTA CONSUMISTICA!!!

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