mercoledì 7 dicembre 2011

BRASILE: IN BASE AL CENSIMENTO, LA MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE È DI RAZZA NERA O MISTA

Per la prima volta nella storia del Brazile, il censimento nazionale ha rivelato che la maggioranza della popolazione — il 50,7% su un totale di 190.732.694 cittadini — sarebbe di razza nera o mista. Dal censimento del 2010 si ricava inoltre che gran parte della popolazione nera, oltre a essere concentrata nel Nord e Nord-Est del Paese, possiede il più alto tasso di analfabetismo tra i maggiori di 15 anni (tra il 24,7% e il 27,1%).
L'indagine ha inoltre dimostrato che nel Paese sussiste tutt'oggi una marcata diseguaglianza in termini di reddito: le entrate degli strati sociali più benestanti sarebbero 42 volte quelle dei poveri. Metà della popolazione brasiliana sopravvive con meno di 375 Real al mese [circa 150 euro], meno del salario minimo (510 Real [circa 200 euro] all'epoca dell'indagine). Dei 16,2 milioni di persone che vivono in condizioni di estrema povertà (circa l'8,5% della popolazione) con un reddito di 70 Real [30 euro] al mese o meno, il 70,8% sono nere.
In sostanza, il salario medio dei brasiliani neri e di razza mista è di 2,4 volte minore rispetto a quello dei cittadini bianchi o di origine meriorientale. Inoltre, a causa delle difficili condizioni di vita, della violenza e della cattiva assistenza sanitaria, la vita stessa è molto più breve. Rese pubbliche alla vigilia della Giornata della Coscienza Neraqueste cifre destano preoccupazione rispetto alla situazione della popolazione nera in Brasile.

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Foto di Jean Marconi, scattata a Cavalcante (Goiás), ripresa da Flickr con Licenza Creativa Commons (BY-NC-SA 2.0).

Secondo alcuni, la popolazione nera sarebbe anche più numerosa, in quanto, in Brasile, la razza viene spesso confusa con il colore della pelle. Marcelo Paxu racconta la conversazione avuta con il ricercatore addetto al censimento:
‘Lei di che colore è?’
Gli ho chiesto cosa intendesse, e la risposta è stata che avrei dovuto indicare il mio colore preferito. Quando gli spiegai di preferire il blu, mi fece un'altra domanda.
‘Di che razza è?’
Ho risposto che ero nero. Mi ha squadrato, per poi sbottare: ‘Ma lei è bianco!’
Spazientito, ho ribattuto: ‘Non la biasimo, ma lasci che le spieghi un paio di cose: Sono il nipote di una donna nera, il figlio di una donna nera, il fratello di una donna nera e il mio prozio era talmente nero da sembrare praticamente blu (il colore che ho detto come mio preferito), e ora mi dice che sono bianco?’

Rimuginando sulle cifre di un post che metteva in evidenza la Giornata della Coscienza Nera, Lari Carvalho parla di un incremento della consapevolezza, sebbene non necessariamente tra la popolazione nera:
“La verità è che, negli ultimi anni, la consapevolezza dell'importanza della cultura africana nella nostra storia nazionale e l'orgoglio dei brasiliani per le loro origini nere è aumentata.
Ne abbiamo avuto conferma con l'ultimo censimento, che mostra come, dal 2000, la proporzione cittadini che si auto-definiscono neri o di razza mista sia aumentata dal 44,7% al 50,7%.”
Ciò significa che per la prima volta dall'implementazione del censimento, le statistiche ufficiali ci dicono i cittadini neri e di razza mista compongono la maggioranza della popolazione.
Il cambiamento più rilevante sta nel modo in cui gli afro-brasiliani mostrano di avere piena coscienza del valore della loro identità.
Lays Santos è stupefatta che in un Paese dove la maggioranza della popolazione si definisce nera, ci sia bisogno di un giorno specifico per attirare l'attenzione sulla consapevolezza nera. E si dice convinta che “ci dev'essere qualcosa che non va, se vi sentite “obbligati” a celebrare questa giornata“:
“[…] Essenzialmente, il preciso scopo di questa giornata è quello di attirare l'attenzione sull'inclusione dei neri nella società brasiliana. Questo ci porta a pensare che la popolazione nera non ha ancora superato tutti i problemi legati all'esercizio della propria cittadinanza.
Chiaramente, questo è esattamente ciò che sta accadendo. Sfortunatamente, il problema dei rapporti tra le razze in Brasile, che ha comunque un certo impatto sulla propria identità sociale e di cittadino, è camuffato dal mito della democrazia razziale - la convinzione, cioè, che non esista alcuna diseguaglianza sociale basata sulle differenze etniche e razziali. A ogni modo, le statistiche ci mostrano che in realtà è esattamente l'opposto. È difficile comprendere come si possa discriminare la maggioranza della popolazione a causa del suo backbround culturale, o come sia possibile che le persone che hanno contribuito a costruire il nostro paese subiscano ancora delle discriminazioni sulla base del colore della pelle. Il Brasile non è forse un paese per tutti? Dovrebbe esserlo! Il censimento del 2010 dimostra che la disegnaglianza sociale continua a essere legata al colore della pelle. Abbiamo l'urgente bisogno di combattere contro questa situazione.”


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Foto di Jean Marconi, scattata a Cavalcante (Goiás), ripresa da Flickr con Licenza Creativa Commons (BY-NC-SA 2.0).

Clecyo riflette sui risultati del censimento, il pregiudizio razziale e le condizioni di vita pella popolazione nera in un post lungo e profondo, di cui riportiamo l'inizio e la conclusione:
“Nella Giornata della Coscienza Nera, voglio dimenticare tutte quelle volte che sono stata giudicata per il mio colore di pelle. Voglio dimenticare che la ricerca mostra che il 97% dei brasiliani dichiara di non nutrire alcun pregiudizio razziale, sebbene il 98% degli stessi intervistati dice di conoscere persone razziste. Se solo fosse possibile, vorrei diventare trasparente per la vergogna. […]
Oggi, nella Giornata della Coscienza Nera, voglio davvero dimenticare che tra i 16 milioni di brasiliani che vivono sotto la soglia di povertà con soli 70 Real al mese, 4,2 milioni sono bianchi, mentre i neri o le razze miste sono 11,5 milioni. Voglio anche dimenticare che le morti dei bianchi si concentrano in un'età avanzata, a causa del cancro, mentre i brasiliani neri muoiono giovani, in modo particolare  uomini tra i 15 e i 29 anni, per cause esterne come incidenti o morte violenta. Non voglio ricordare che su una percentuale del 10% di ricchi, solo il 20% sono neri, mentre il 10% dei cittadini che fanno parte dello scalino più basso della piramide sociale, comprende il 73% dei neri dell'intero Paese.”


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Foto di Jean Marconi, scattata a Cavalcante (Goiás), ripresa da Flickr con Licenza Creativa Commons (BY-NC-SA 2.0).

Da agosto a ottobre dello scorso anno, i ricercatori dell' Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (IBGE) hanno fatto visita a 67,5 milioni di famiglie in 5.565 città. Secondo il primo censimento nazionale, condotto nel 1872, la popolazione era classificata in soli due gruppi: persone libere e schiavi. Quest'ultimo, che comprendeva la popolazione indigena e i discendenti dei cittadini africani, componeva il 15% della popolazione totale.
La Giornata della Coscienza Nera viene celebrata il 20 Novembre in onore di Zumbi dos Palmares, un simbolo della resistenza nera e la lotta per la libertà, morto in questo giorno nel 1695.

scritto da Paula Góes
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tradotto da Laura Mattana
Fonte

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