lunedì 18 ottobre 2010

IL BRASILE CEDE L'AMAZZONIA ALLE COMPAGNIE DEL LEGNO

Il Brasile ha annunciato la messa all'asta ampi blocchi di foresta amazzonica, che saranno dati in gestione a imprese private e cooperative, allo scopo di ridurre il taglio illegale. Dopo anni di scontri legali e di opposizione politica, il governo riscopre le concessioni forestali e cederà ai privati le foreste nazionali. "Il futuro dell'Amazzonia, la lotta alla deforestazione e al cambiamento climatico, si devono basare sulla gestione forestale, non vedo altra soluzione - ha dichiarato alla Reuter Antonio Carlos Hummel, a capo del servizio forestale del Brasile.

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Secondo il governo, le concessioni contribuiscono a a stabilire un maggiore controllo statale nella regione amazzonica spesso senza legge, dove i latifondisti e gli speculatori si impossessano illegalmente di terreni pubblici. E cos', entro la fine dell'anno, il governo concederà a imprese forestali e compagnie del legno quasi 1 milione di ettari in concessione. Nel giro di 4 o 5 anni, quasi 11 milioni di ettari, le dimensioni di un terzo dell'Italia. Le concessioni esistenti si estendono ora su appena 150.000 ettari.
Secondo il governo brasiliano, a differenza del taglio illegale e della pratica del "slash and burn" (taglia e brucia)  che ha già distrutto quasi il 20 per cento della principale foresta pluviale del pianeta, il taglio selettivo consentirebbe alla foresta di rigenerarsi naturalmente. Ma uno studio del Carnegie Institute di Washington avverte che anche il taglio selettivo può causare seri danni alla biodiversità. Combinando l'osservazione sul campo allo studio delle immagini satellitari ad alta risoluzione il Carnegie Institution, ha determinato che i convenzionali metodi di analisi sottostimano del 50% circa del danno causato dal prelievo legnoso. Inoltre, il taglio selettivo provoca un ulteriore 25% di emissioni di gas serra nell'atmosfera. "L'impatto globale del taglio selettivo sulla biodiverstà è meno drammatico rispetto alla perdita causata dal taglio a raso,  ma può comunque alterare in profondità l'habitat forestale" ha spiegato Greg Asner, del Carnegie Institute di Washington. Un altro studio, pubblicato dalla rivista Science in nell'ottobre 2005 mostra che il taglio selettivo di due o tre specie di albero comporta un danno collaterale che può andare dal 60% al 123% della deforestazione fino ad oggi calcolata. All'attuale tasso di deforestazione, le foreste tropicali rischiano di scomparire nel giro di 20 anni.
Fonte

image
Deforestation Figures for Brazil

Year
Deforestation
[sq mi]
Deforestation
[sq km]
Change
[%]
19888,12721,050
19896,86117,770-16%
19905,30113,730-23%
19914,25911,030-20%
19925,32313,78625%
19935,75114,8968%
19945,75114,8960%
199511,22029,05995%
19967,01218,161-38%
19975,10713,227-27%
19986,71217,38331%
19996,66417,259-1%
20007,03718,2266%
20017,01418,1650%
20028,26021,65117%
20039,80525,39619%
200410,72227,7729%
20057,34119,014-31%
20065,51514,285-49%
20074,49811,651-18%
20084,98412,91111%
20092,8897,484-42%

All figures derived from official National
Institute of Space Research (INPE) data
. Individual state figures.
*For the 1978-1988 period the figures represent
the average annual rates of deforestation

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Deforestation in Brazil: This image of the southern Amazon uses satellite data from the Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) on the Terra satellite collected in 2000 and 2001 to classify the terrain into three separate land surface categories: forest (red), herbaceous (non-woody) vegetation like grasses (green), and bare ground (blue). The Amazon's numerous rivers appear white.

1 commento:

Colei che... ha detto...

Triste, triste, triste, triste. :(

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