martedì 23 giugno 2009

LA MANO INVISIBILE DEL MERCATO

“Dove si infila? Soprattutto nel nostro portafoglio. Specialmente nel portafoglio dei senza niente: imposte che gravano su ciò che comprano e sui servizi. Tutto costerebbe meno senza la mano invisibile che moltiplica i costi di ciò che consumiamo.

mano invisibile

Adesso che il Mercato è in crisi dove fruga la mano invisibile? La risposta è visibile nel portafoglio dei governi. Negli Stati Uniti il Mercato, nei rantoli dell’amministrazione Bush (infausta memoria) mette mano a 839 miliardi di dollari, e la nuova amministrazione Obama ne aggiunge altri 900 per infilarli nel portafoglio del sistema finanziario. Ma la mano invisibile del Mercato si disinteressa dei portafogli dei cittadini. Preferisce aiutare il portafoglio dei ricchi.

Mia nonna già lo sapeva: “Guarda, guarda bambino, come sono queste mani?”. E mi obbligava a lavarle prima di sedermi a tavola. Bene, credo che le mani del Mercato restano invisibili perché non le lavano mai. Al contrario: lava il denaro senza lavare le società che lo sporca. Lo deduco leggendo la notizia che nei paradisi fiscali la liquidità delle grandi banche è assicurata, negli ultimi anni, dai depositi del narcotraffico.

Mani che possono essere invisibili, ma le impronte digitali no. Dove il Mercato mette le mani lascia il segno. Soprattutto quando ritira la mano lasciando nei pasticci migliaia di disoccupati, trascinati in strada dall’insolvenza, schiacciati da debiti per loro astronomici. Il mercato è una specie di Dio. Voi credete nel suo potere, venerate il suo potere fino al sacrificio per adorarlo. Ci fa sentire colpevoli quando da un passaggio all’altro si compra e si vendono azioni che promettevano fortune e ormai valgono niente.

Il Mercato è come Dio. Tu credi in lui, la tua fede è per lui, lo adori, fai sacrifici per vezzeggiarlo, ti senti colpevole quando il Mercato fa un passo falso, anche se la colpa è del Mercato che ha venduto e sollecitato l’acquisto di azioni che promettevano fortune ma non valgono e non valevano niente. Come ogni Dio solitario si crede in lui per ciò che promette e fa: la Borsa, il salario, le ipoteche, gli interessi sui debiti. Nessuno sa qual è la faccia del Mercato, e dove si nasconde anche se è onnipresente. Presente perfino nella candela che si compra sulle porte delle chiese. E mette mani ovunque, le famose mani invisibili dei palpeggiatori che sfiorano le donne sull’autobus e nel metrò.

Impossibile gridare: di chi è questa mano? Quando la mano è invisibile e non la si può amputare. Dissacra la nostra vita, privilegiando i pochi e asfissiando la maggioranza della gente: nessuno può liberarsi da questa mano. C’è un solo modo per uscire dalla schiavitù: tagliare le testa al Mercato. E il discorso si complica. Stiamo parlando della mano, la testa, forse, domani.”

Frei Betto

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