domenica 4 gennaio 2009

Operai della diga attaccano gli Enawene Nawe

Pochi giorni fa, gli operai di una diga idroelettrica hanno attaccato un gruppo di Indiani Enawene Nawe che stavano pescando vicino al cantiere della diga. Daliamase, il portavoce degli Enawene Nawe, ha raccontato che gli operai hanno fatto sdraiare a terra i quattro Indiani, due adulti e due bambini. Poi li hanno picchiati con dei bastoni e minacciati violentemente mettendo loro in bocca le canne dei fucili.Gli operai hanno rilasciato gli Indiani molto dopo, quando finalmente i poliziotti hanno messo fine alla drammatica esperienza. I bambini enawene nawe erano visibilmente traumatizzati.
Un rappresentante della compagnia costruttrice della diga nega che gli operai abbiano agito con aggressività e sostiene che gli Indiani stessero cercando di entrare nel cantiere senza autorizzazione.
Sono oltre 70 le dighe che devono essere costruite lungo il corso del fiume Juruena che scorre attraverso la terra degli Enawene Nawe. Le dighe inquineranno l’acqua e impediranno ai pesci di raggiungere i luoghi di riproduzione. Il pesce è di cruciale importanza per la dieta degli Enawene Nawe che non mangiano carne rossa e riveste un ruolo di primo piano nei rituali della tribù.In ottobre, gli Enawene Nawe avevano occupato e chiuso lo stesso cantiere della diga nel tentativo di proteggere l’acqua e il pesce da cui dipendono le loro vite.

Gli Enawene Nawe sono un popolo relativamente isolato, contattato per la prima volta nel 1974. Il loro numero supera i 420 individui e vivono in grandi case comuni, conosciute anche come maloca.

Gli Enawene Nawe sono famosi per le loro originali tecniche di pesca. Durante la stagione della pesca, gli uomini costruiscono grandi e intricate dighe sui fiumi e trascorrono diversi mesi accampati nella foresta, pescando e affumicando il pesce, successivamente trasportato nei villaggi con le canoe.
Gli Enawene Nawe coltivano manioca e mais in appezzamenti di terra fertile e raccolgono i frutti spontanei della foresta. La raccolta del miele è celebrata nello keteoko, o festa del miele, che si svolge quando gli uomini trovano grandi quantità di miele. Appena rientrati al villaggio, gli uomini lo nascono per poi mostrarlo alle donne solo nel momento in cui queste iniziano a danzare. Gli Enawene Nawe non cacciano né mangiano carne rossa: cosa molto insolita per una tribù amazzonica!

Quali problemi devono affrontare?

Da decenni gli Enawene Nawe devono affrontare l’invasione delle loro terre da parte di raccoglitori di caucciù, di cercatori di diamanti, di allevatori di bestiame e, più recentemente, di coltivatori di soia (nel 1997, Maggi, la più grande compagnia della soia del Brasile, aveva costruito una strada illegale nella loro terra, poi fortunatamente chiusa da un pubblico ministero federale). Anche se il loro territorio è stato ufficialmente riconosciuto e ratificato dal governo nel 1996, una zona di importanza cruciale, conosciuta come Rio Preto, è rimasta fuori.
L’area del Rio Preto è fondamentale per gli Enawene Nawe sia a livello economico sia spirituale: è lì, infatti, che loro costruiscono le loro dighe e i loro accampamenti di pesca, e dove vivono molti spiriti importanti. Gli Enawene Nawe stanno facendo pressione senza sosta per far sì che quest’area venga protetta dalle invasioni sempre più massicce dei taglialegna e dei coltivatori di soia, che stanno rapidamente distruggendo la foresta e inquinano la terra e i fiumi.
Il Governo del mato Grosso, inoltre, ha annunciato il progetto di costruzione di un vaso complesso idroelettrico sul fiume Juruena, che scorre attraverso le terre indigene. Gli Enawene Nawe si oppongono con determinazione alle dighe, destinate a distrugge la fauna ittica del fiume.

Pescando con los Enawene Nawe


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