mercoledì 23 novembre 2011

AVVISTATI INDIANI INCONTATTATI NEL PARCO YANOMAMI

A distanza di vent’anni dalla cruciale campagna che portò alla creazione della riserva forestale indigena più grande del mondo, Survival International diffonde oggi le fotografie aeree di un villaggio di Yanomami incontattati.

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L’immagine recente di un villaggio di Yanomami incontattati, Brasile. © Hukatara/Survival

A determinare la vittoria furono proprio Survival International, il leader yanomami Davi Kopenawa e la ong brasiliana Commissione Pro Yanomami.
L’avvistamento dimostra il ruolo cruciale che la protezione del territorio ha avuto nel difendere gli Yanomami dai cercatori d’oro che devastarono la tribù negli anni ’80.
La creazione del “Parco Yanomami” è una delle numerose iniziative condotte da Survival e la sua storia dimostra che l’epoca in cui interi popoli potevano essere spazzati via all’insaputa del resto del mondo sta volgendo al termine.
“I Sostenitori di Survival possono sentirsi molto orgogliosi del successo che questo avvistamento rappresenta” ha commentato oggi Stephen Corry, direttore generale di Survival. “Ovviamente, i popoli minacciati dall’occupazione illegale della loro terra sono ancora molti, inclusi gli Yanomami incontattati, e quindi non possiamo smettere di lottare. L’esistenza di Yanomami incontattati, tuttavia, dimostra che perseverare paga. E lo stesso può dirsi per molte altre vittorie.”
Gli Yanomami hanno subito l’oppressione dei cercatori d’oro per anni. Violenza e malattie avevano fatto diminuire la loro popolazione del 20% in soli sette anni.
Il governo brasiliano annunciò la decisione di tracciare i confini di un territorio yanomami nel novembre 1991, e l’anno successivo il parco fu creato formalmente.

clip_image002[4] I cercatori d’oro illegali continuano a diffondere malattie mortali tra le comunità yanomami.
© Fiona Watson/Survival

Queste nuove immagini, scattate dagli Yanomami stessi per la loro associazione Hutukara, dimostrano che alcuni membri della tribù continuano a vivere incontattati in Amazzonia, costruendo le maloca tradizionali nel cuore delle loro comunità.
Anche se il riconoscimento dei diritti territoriali degli Yanomami ha migliorato la situazione della tribù, tuttavia, permangono alcune serie minacce. A soli 15 km di distanza dagli Yanomami incontattati sono stati individuati alcuni accampamenti di cercatori d’oro illegali.
‘La nostra terra è il nostro patrimonio.’
Davi Kopenawa, sciamano Yanomami, spiega l’impatto che il progetto di legge minerario avrà sul suo popolo.




Questi “garimpeiros” rischiano di trasmettere alla tribù malattie mortali come la malaria, e di inquinare i fiumi e la foresta con il mercurio.
Esercito e polizia hanno impegnato 800 uomini per espellere i cercatori d’oro. Le operazioni sono in corso e finora pare siano stati espulsi 30 uomini.
Fonte

1 commento:

mark ha detto...

Anch'io mi sento incontattato...sono anni che non contatto esseri umani ma solo bestie impazzite, che pisciano indiscriminatamente per segnare il loro piccolo territorio.

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