mercoledì 12 gennaio 2011

MORIRE DI FREDDO APPENA NATO

“La Befana a Bologna non si perde neanche un bambino” cantava Lucio Dalla, ma era una Bologna di qualche anno fa.
La Befana 2011 è arrivata tardi e ne ha perso uno: David Berghi, nato alla vigilia di Natale. Dormiva nel gelo dei portici di Piazza Grande assieme al gemello e alla sorella che non arriva a due anni. Padre e madre parlano toscano: avevano casa, non i soldi per l’affitto e si arrangiano tra la stazione e la Sala Borsa dove il benessere ogni giorno controlla i conti. Andavano a scaldarsi alla Caritas fra brodi che fumano, ma con la paura dello sguardo di chi cerca i vagabondi ai quali portare via bambini costretti a una vita così. Due già finiti in una casa protetta, questi li volevano per loro, amore incosciente dalle tasche vuote: fra le luci dello shopping David è volato via.
Lo sconforto di Paolo Mengoli, direttore della Caritas, rimpiange la città alla quale “manca un padre di famiglia” con l’autorità di superare le burocrazie che “rimandano alle calende greche la soluzione dei disagi”. Insomma, qualcuno che risvegli coscienze ormai distratte; non vedono gli stracci che incontrano per strada.

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Com’è lontano “Quel pezzo dell’Emilia” di Edmondo Berselli, terra di comunisti, motori, cucina grassa e italiani di classe, alchimia capace di coniugare la vita dolce con equità e servizi sociali: nessun barbone doveva restare solo. Invece erano cinque, due appena nati.
La gente li scavalcava come nel documentario che nel ‘56 vinse il Festival di Venezia: Sulla Bowery, strada in fondo a Manhattan. Racconta l’orrore di un’America allora sconosciuta: agonia dei mendicanti stesi fra le immondizie, gente che passa senza un’occhiata. Quell’America è sbarcata a Bologna o non succederà mai più ?
(Maurizio Chierici, Il Fatto, 11-01-2011)
© Il Fatto Quotidiano

1 commento:

Gianna ha detto...

Che non succeda mai più, Catone!
E' agghiacciante che un neonato muoia di stenti...
Un abbraccio affettuoso.

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