giovedì 25 febbraio 2010

I "PROMOTORI DELLA LIBERTÀ"

Berlusconi lancia i "promotori della libertà", esercito "del bene contro il male".

Pronti ad arruolarci?

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Silvio Berlusconi con Michela Brambilla (Adnkronos)

Quando il gioco si fa duro e si è stretti in una morsa che va dalle intercettazioni al processo breve alla gestione degli stranieri allo scandalo nella protezione civile e altre amenità, quando anche i fidi sondaggi non sono sicuri come una volta, ecco che il "caro leader" tira fuori il coniglietto dal cilindro. Parliamo di Silvio Berlusconi e della sua ultima trovata, i "promotori della libertà", lanciata in una conferenza stampa con la ministra Brambilla: sì, proprio quella dei circoli della libertà, tanto pubblicizzati quanto in concreto evanescenti.

In cosa consiste la proposta? Nello scendere in campo per formare "un esercito del bene contro l'esercito del male e dell'odio" rappresentato naturalmente dalla sinistra, o comunque da tutti quelli che osano criticare l'operato del premier. Tra gli impegni di questo esercito, quello di sostenere l'azione del governo, spiegando ad amici e conoscenti le azioni realizzate finora. Naturalmente, come si legge nel regolamento pubblicato sul sito internet dell'associazione, "i Promotori della Libertà dipendono direttamente dal Presidente Silvio Berlusconi, che li coordina attraverso il responsabile nazionale del Settore Iniziative Movimentiste del Pdl". Un mix tra la gioventù nazista (o stalinista, come si preferisce) e i consulenti finanziari Mediolanum.

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Per chi volesse saperne di più sull'iniziativa, consigliamo di leggere per intero il regolamento, che ne spiega criteri, finalità e organizzazione. Inoltre, sempre sul sito ci si può direttamente iscrivere per diventare promotore finanziario, ops della libertà. Tutto il resto non è chiaro, come non lo è il ruolo della Brambilla: forse farà il casting agli aspiranti promotori (e il premier quello alle promotrici). Solo una piccola nota a margine: se il "partito dell'amore" che il premier farfugliava dopo l'aggressione a Milano si traduce in un esercito del bene contro quello del male, rimaniamo molto perplessi. D'altra parte, Berlusconi ha appena detto che "viviamo in uno stato di polizia". I promotori della libertà lo sconfiggeranno e tutti li ringrazieremo cantando anche noi con Pupo e il principe Italia amore mio.

Fonte

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