Il film, intitolato “Hakani”, è già stato guardato da oltre 350.000 persone su YouTube e pretende di documentare la storia vera di una bambina indiana brasiliana sepolta viva dalla sua tribù. Survival afferma che il documentario è un falso, che la terra che copre la faccia dei bambini è in realtà torta al cioccolato e che la tesi sostenuta dal documento, secondo la quale l’infanticidio sarebbe diffuso fra gli Indiani del Brasile, è semplicemente falsa.
“Le persone sono incoraggiate a odiare gli Indiani, perfino ad augurarsi la loro morte” dichiara il direttore di Survival, Stephen Corry, in un’intervista esclusiva. “Basta leggere i commenti sul sito di YouTube per verificarlo. Ci sono frasi come ‘Allora liberiamoci di queste tribù indigene. Fanno schifo’ oppure ‘Questi bastardi dell’Amazzonia che seppelliscono i loro bambini, ammazziamoli tutti’.”
“Il documentario è centrato su ciò che viene presentato come un rito comune tra le comunità indiane, ma non è così – continua Corry – l’infanticidio nella foresta Amazzonica è un evento molto raro. Quello che succede veramente, se succede, è che la decisione viene presa dalla sola madre e non certo con leggerezza. Una decisione solitaria, presa segretamente, e spesso ritenuta disonorevole e certamente tragica dalla comunità”.
Il regista di Hakani è David Cunningham, figlio del fondatore di un’organizzazione missionaria fondamentalista americana chiamata ‘Youth with a Mission’ (Gioventù con una Missione), che ha una sede in Brasile ed è nota con il nome di Jocum. Secondo Corry tali missionari starebbero tentando di offuscare il loro coinvolgimento nel film.
“Gli spettatori – spiega Corry – vengono invitati a donare soldi all’UNKF, ma da nessuna parte si dice a cosa corrispondono tali iniziali (sono parte del nome della missione). Il coinvolgimento della missione evangelica non è affatto menzionato. Perfino scaricando l’intero film non è possibile leggere chiaramente i titoli di coda, e dunque risulta impossibile identificare chi vi sia dietro”.
Survival sottolinea che il film è parte della campagna che tali missionari hanno lanciato per indurre il governo brasiliano ad approvare un progetto di legge molto controverso, noto come “legge di Muwaji”. Se approvato, il decreto costringerebbe i cittadini brasiliani a segnalare alle autorità qualsiasi cosa da essi giudicata come una “pratica tradizionale pericolosa” – una legge che incoraggerebbe “la caccia alle streghe”, che riporterebbe il Brasile indietro di diversi secoli e potrebbe generare un catastrofico disastro sociale.
Contraria a ogni violazione dei diritti umani, Survival ritiene che qualunque pratica culturale dovrebbero fondarsi sul libero e informato consenso di tutti i partecipanti e giudica sbagliato l’infanticidio.
2 commenti:
Se ti dico solo "non ho parole" peccherei.
Mi viene da vomitare. Eppure non dovrei più stupirmi di nulla.
Mi chiedo che livello di spregiudicatezza si sia raggiunto per calunniare un'intera civiltà, un'intera etnia.
Questi stessi non riflettono mai sul genocidio che gli occidentali sedicenti civili hanno perpetrato sulle popolazioni autoctone dell'America, sia del nord che del sud. Altro che shoah!
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