giovedì 8 gennaio 2009

Narcos: escalation in Messico

Una delle ipotetiche future potenze mondiali è da molto tempo tenuta in ostaggio dal narcotraffico.




La loro spudoratezza era arrivata l'anno scorso a pubblicizzarsi attraverso
video.
In questi ultimi mesi le notizie provenienti da Messico sono agghiaccianti.
Ieri i narcos hanno attaccato la sede di
Televisa Monterrey con armi e granate.
I cartelli messicani (Cartel de Tijuana dei fratelli Arellano Felix, Cartel de Colima degli Amezcua Contreras, il Cartel de Juarez fondato da Amado Carrello Fuentes, il Cartel de Sinaloa del ChapoGuzman e del Guero Palma, il Cartel del Golfo, quello di Oaxaca e quello del Millennio dei Valencia) stanno attaccando il cuore della società, minacciando l'informazione stessa.
I media non devono occuparsi di loro, dei loro traffici, dei loro assassinii e purtroppo nella lotta al narcotraffico la polizia ha un nemico sicuramente meglio equipaggiato ed armato.
Nello scorso anno le persone assassinate sono state centinaia.
L’ultima moda per i narcos è quella di mozzare le teste. Nel 2008 le teste mozzate sono state più di 200. L’ultimo ritrovamento di ieri è di 7 cadaveri, di cui 4 con le teste tagliate a
Tijuana, (Baja California).



Anche questo è da annoverarsi tra le nefandezze della nostra specie.


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