Secondo l'Fmi la crescita mondiale rallenterà quest'anno a +0,5%, «il livello più basso dalla Seconda Guerra Mondiale». Una stima che riduce di 1,7 punti percentuali le previsioni, dal 2,2% previsto meno di tre mesi fa, a causa della crisi del settore finanziario
Bertuch-Samuels: "Le prospettive economiche globali si sono deteriorate negli ultimi mesi. La fiducia dei consumatori e delle imprese è scesa a livelli mai visti da decenni e l'attività economica è scesa fortemente".
Netta è la sforbiciata delle stime di crescita per l'Italia da parte del Fondo Monetario Internazionale. Il nostro Pil segnerà nel 2009 un ribasso del 2,1% contro lo -0,2% stimato a novembre. Per il 2010 la crescita dell'Italia sarà negativa dello 0,1%, contro il +0,3% previsto. I dati sono contenuti nelle bozze del World Economic Outlook, il documento che Washington renderà pubblico mercoledì 28.
Nonostante gli ampi interventi messi in atto dai governi internazionali, «le tensioni finanziarie restano elevate, appesantendo l'economia reale - si legge nel World Economic Outlook -. Servono nuovi interventi da parte delle autorità per ristabilire il corretto funzionamento del settore finanziario e per sbloccare i mercati del credito». Secondo il Fondo, inoltre, «le previsioni restano molto incerte e legate a interventi di rilievo da parte delle autorità».
Da noi, nella assoluta incapacità di affrontare la situazione, se non con effimeri palliativi ad effetto placebo, abbiamo un PREMIER che torna a spargere ottimismo sulla situazione economica. E definisce "non drammatica" la previsione per il 2009 che vede il Pil a -2% e “ il -2% del Pil previsto significa che torneremo indietro di due anni e due anni fa non stavamo così male".
Bertuch-Samuels: "Le prospettive economiche globali si sono deteriorate negli ultimi mesi. La fiducia dei consumatori e delle imprese è scesa a livelli mai visti da decenni e l'attività economica è scesa fortemente".
Netta è la sforbiciata delle stime di crescita per l'Italia da parte del Fondo Monetario Internazionale. Il nostro Pil segnerà nel 2009 un ribasso del 2,1% contro lo -0,2% stimato a novembre. Per il 2010 la crescita dell'Italia sarà negativa dello 0,1%, contro il +0,3% previsto. I dati sono contenuti nelle bozze del World Economic Outlook, il documento che Washington renderà pubblico mercoledì 28.
Nonostante gli ampi interventi messi in atto dai governi internazionali, «le tensioni finanziarie restano elevate, appesantendo l'economia reale - si legge nel World Economic Outlook -. Servono nuovi interventi da parte delle autorità per ristabilire il corretto funzionamento del settore finanziario e per sbloccare i mercati del credito». Secondo il Fondo, inoltre, «le previsioni restano molto incerte e legate a interventi di rilievo da parte delle autorità».
Da noi, nella assoluta incapacità di affrontare la situazione, se non con effimeri palliativi ad effetto placebo, abbiamo un PREMIER che torna a spargere ottimismo sulla situazione economica. E definisce "non drammatica" la previsione per il 2009 che vede il Pil a -2% e “ il -2% del Pil previsto significa che torneremo indietro di due anni e due anni fa non stavamo così male".
Una diminuzione del PIL di due punti percentuale può avere come conseguenza solamente un milione di disoccupati in più. Cosa sarà mai!!!
Andranno tutti in cassa integrazione.
E chi la pagherà?
Gli Italiani sottoscrivendo BOT emessi da Tvvvmonti?
Negli anni del Craxismo abbiamo mangiato il vitello ancora nella pancia della mucca, ora invece facciamo come il cane che si morde la coda.
1 commento:
E' un'analisi precisa, puntuale e spietatamente vera.
Gli elettori di quei due soggetti ne prenderanno atto oppure delireranno ancora per loro e specialmente per il barzellettiere?
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