domenica 4 gennaio 2009

Dalla Repubblica Democratica del Congo (RDC) - Haut-Uèlè


Ancora attacchi mortali contro i civili

In seguito agli attacchi messi in atto il giorno di Natale dalla Lord Resistance Army (LRA) sulla città di Faradje (Haut- Uèlè), il 28 dicembre un team di MSF è giunto sul posto per fornire assistenza medica di emergenza. Il team si recherà molto presto a Doruma, dove un attacco simile ha provocato decine di morti.
Le prime notizie sull'attacco di Faradje, una città di 25.000 abitanti nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, hanno raggiunto la squadra di MSF a Dungu la sera di Natale. L’attacco è avvenuto in risposta alle recenti operazioni militari contro le basi della LRA nei pressi del Parco Nazionale di Garamba. Il mattino successivo, un infermiere di Tadu, cittadina 20 km a sud di Faradje, ha segnalato via radio l'arrivo nella sua zona di migliaia di persone in fuga dall'attacco, probabilmente circa 15.000. L'infermiere ha confermato inoltre l’uccisione del responsabile medico di Faradje e di un altro funzionario, e ha riferito di numerosi feriti gravi ancora bloccati nell’ospedale della città, sprovvisto di strumenti e medicinali in seguito ai saccheggi dei soldati della LRA.
Data la situazione, si è deciso di andare a Faradje non appena le condizioni di sicurezza lo consentiranno. Il 28 dicembre, un medico espatriato, il coordinatore del progetto a Dungu e un infermiere sono arrivati in città grazie a un progetto di Avions Sans Frontières (ASF). Un aereo della Mission Aviation Fellowship (MAF) è giunto sul posto per evacuare i feriti più gravi. Tra i quindici feriti ancora nell’ospedale della città, quattro devono essere urgentemente trasportati a Dungu. Tutti riportano ferite da arma da fuoco o da taglio. Prima di partire, il team di MSF ha lasciato all’ospedale medicinali e attrezzature mediche per curare i feriti rimasti.
In occasione della visita, il team di MSF ha valutato l’entità dei danni provocati dagli attacchi della LRA su Faradje: il mercato e le case sono stati dati alle fiamme, mentre la popolazione vive nella paura di nuove ondate di violenza. Secondo le autorità locali, il giorno di Natale sono state uccise più di sessanta persone e un numero imprecisato di persone è stato rapito.
Non appena le condizioni lo consentiranno, MSF valuterà i bisogni di queste migliaia di persone fuggite da Faradje senza portare con loro il necessario per la sopravvivenza.
Assistere la popolazione è molto difficile in queste condizioni e MSF resta una delle poche organizzazioni in grado di lavorare oggi al di fuori della città di Dungu.
La città di Doruma, vicina al confine con il Sudan e con la Repubblica Centrafricana (CAR), negli ultimi giorni è stata il secondo obiettivo degli attacchi della LRA. I missionari presenti nella zona raccontano di numerosi morti e feriti e MSF sta progettando lo stesso intervento realizzato a Faradje, fornire cure mediche ai feriti e valutare la necessità di organizzare l'assistenza sanitaria.







Testimonianza


"Da novembre, i colpi di fucile accompagnano le nostre giornate. Trascorriamo molte notti nascosti nel bush, perché siamo stati inseguiti da gruppi armati che hanno razziato e distrutto tutto ciò che avevamo in casa. Per questo motivo siamo scappati e siamo venuti qui nel campo sfollati di Nyanzale. Un giorno sono ritornata nei nostri campi vicino a Mihara per trovare del cibo. Lì, sono stata stuprata da due uomini. All’inizio mi sono difesa, ma mi hanno picchiato con un bastone fino a sfinirmi e poi mi hanno violentato. Ho cominciato il trattamento ARV per paura di aver contratto l’AIDS. Ho paura di confessare a mio marito di essere stata violentata, non so da dove cominciare e ho paura di essere punita
."



Non si può continuare ad ignorare la realtà che ci circonda, perchè tutto quanto accade ci riguarda.

Spesso, come in questo caso, siamo proprio noi benpensanti e ipocriti membri della opulenta società occidentale ad essere i principali responsabili di guerre, genocidi, stupri, devastazioni, ovunque essi avvengano.

Solo la nostra stolta cupidigia e ingordigia di circondarci di cose inutili , provoca il bisogno per il mercato ( e per chi sta dietro di esso) di procurarsi, ad ogni costo, le materie prime per poter offrire sempre nuove inspiegabili necessità al popolo consumatore.

E così impoveriamo sempre più i popoli legittimi proprietari di quelle ricchezze minerarie o naturali, devastiamo l'habitat di quelle popolazioni, distruggiamo la loro cultura, creando solo morte, miseria e dolore.

Non siamo più in grado di apprezzare il sano senso della vita.

Instupiditi dalla pubblicità, corriamo dietro a fatui sogni.


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