Nahùn Palacios era direttore di una televisione locale e si era schierato contro il golpe dell'anno scorso. Contro di lui 41 colpi di pistola
In Honduras è mattanza di giornalisti contrari al golpe che nel giugno 2009 ha destituito il presidente legittimo Manuel Zelaya. Domenica 14 marzo, secondo quanto riporta l'agenzia latinoamericana Pulsar, è toccato a Nahùn Palacios, assassinato nelle immediate vicinanze della sua casa nella città di Tocoa, quando due vetture si sono messe davanti alla sua auto e gli hanno riversato addosso 41 colpi d'arma da fuoco.
Con Palacios perde la vita il terzo giornalista e membro della resistenza honduregna anti golpe dall'inizio di marzo: la stessa sorte è toccata nei giorni precedenti a David Meza e Joseph Ochoa. L'uomo era direttore dell'emittente Canale 5 del Aguàn. Il Comitato per la libertà di espressione, ong attiva nel paese, aveva già denunciato le minacce telefoniche e fisiche che Palacios e la sua famiglia avevano ricevuto negli ultimi mesi.
La Cidh, Commisione interamericana per i diritti umani, aveva richiesto allo Stato honduregno che il gironalista venisse messo sotto scorta, ma l'appello era caduto nel vuoto.
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