lunedì 9 febbraio 2009

IL CULTO DI ESCOBAR

Sono trascorsi 16 anni dalla morte di Pablo Emilio Escobar Gaviria (conosciuto anche come El Patrón, El Doctor o El Machico ), il più famigerato narcotrafficante colombiano praticamente una leggenda, quella del Cartello di Medellin, dello sfarzo e del lusso sfrenato abbinato al potere. All'apice della sua fortuna era l'uomo piu' potente della Colombia e forse dell'America Latina. Gestiva praticamente l'intero traffico di cocaina verso gli Stati Uniti, tanto che la rivista Fortune lo rubrico' come il settimo uomo piu' ricco del mondo. Ora i narcotrafficanti stanno lanciando una campagna di diffusione della cultura del narcotraffico e lo fanno attraverso i media.

Non solo, ma a Medellin questa lapide è diventata un affare turistico.


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Si organizzano tour di narcoturismo per visitare le coltivazione di coca e le residenze del Patrón, ben 19 nella sola Medellin. ( famosa al tempo era la fattoria 'Nápoles', il luogo di riposo prediletto da Escobar e forse il principale simbolo del suo potere, della sua ostentazione e della sua stravaganza. I suoi 492 ettari sono ricordati per avere ospitato uno degli zoo piu' impressionanti dell'America Latina, con giraffe, leoni, elefanti, rinoceronti, tigri, uccelli e ippopotami portati da Paesi come l'Etiopia e il Congo) .

Per la gioia dei turisti, pacifici agricoltori recitano la parte di spietati boss della droga, pollai e porcilaie vengono trasformate in improbabili laboratori per la lavorazione della cocaina, falsi parenti di Escobar e dei fratelli Ochoa raddoppiano le entrate delle guide turistiche di Cali e di Medellin. Negli hotel di Cartagena, bugiardissimi venditori di narcoreliquie assediano i turisti nordamericani.




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