martedì 30 dicembre 2008

L’italia in ricerca…

da Carlo Cipiciani

"In Italia, come tutti sanno, la ricerca è all’avanguardia mondiale. Anche se quelle malelingue delle organizzazioni internazionali e le statistiche di tutto il mondo dicono che il rapporto tra la spesa in ricerca e il Pil vede l’Italia all’ultimo posto nei Paesi Ocse, con appena l’ 1%, mentre la Svezia investe il 4%, la Francia il 2% e gli Usa il 2,7%, in Italia la ricerca gode ottima salute. Le statistiche dei ministri Maroni e Alfano parlano chiaro: il numero dei ricercati è in costante aumento, soprattutto tra i parlamentari e gli amministratori locali.
Per la ricerca si continua a fare moltissimo anche in questi giorni di festa. E infatti i ricercati continuano a brindare nella aule dei parlamenti, dei consigli regionali e comunali, non nascondendo la loro soddisfazione per le imminenti fondamentali riforme della giustizia, del federalismo e il presidenzialismo prossimo venturo.
Nell’ultima legge finanziaria è stato approvato un emendamento per combattere la “fuga dei cervelli” nella ricerca, che ha aumentato dal 5 al 10%, per un totale di circa 81 milioni di euro, la quota di finanziamenti riservata ai ricercatori sanitari “under 40”.
La legge che ha stanziato i fondi e avviato le procedure prevede,
per l’erogazione effettiva di questi soldi, una formalità piccola piccola: che i due ministri Sacconi e Gelmini pubblichino, entro il 31 dicembre 2008, il bando di concorso, mediante un loro decreto.
il governo vigila sulla ricerca, a partire dai ricercati. Nessun pericolo, quindi: è solo successo che, tra la partecipazione ad un convegno sulla bellezza del presepe nel bresciano, un’intervista sul caso Englaro al corriere di Pordenone e il cenone di natale ad Arcore, i 2 ministri hanno smarrito da qualche parte i fogli su cui scrivere il bando e la penna per firmare il decreto."

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